Il Comune: «Il virus potrebbe persistere sulla carta, stop consegna libri a domicilio»

CONEGLIANO - Presunta persistenza del Coronavirus sulla carta. Questa è la risposta che un lettore ha ricevuto dalla biblioteca di Conegliano alla domanda come mai non...

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CONEGLIANO - Presunta persistenza del Coronavirus sulla carta. Questa è la risposta che un lettore ha ricevuto dalla biblioteca di Conegliano alla domanda come mai non valutassero, come in altri comuni della provincia, la consegna di libri a domicilio. A questa spiegazione l'incredulo lettore si è chiesto come facessero allora le edicole con i giornali e i libri. «In effetti - spiega l'assessore alla Cultura del comune di Conegliano, Gaia Maschio - stavamo valutando anche noi come gestire la cosa, ma il 21 aprile abbiamo ricevuto dall'Usl 2 una comunicazione nella quale si parlava proprio della possibile persistenza del virus sulla carta, sconsigliando la circolazione dei libri». «Ci siamo attenuti alle indicazioni insomma - aggiunge l'assessore - ed è chiaro che prima di muoverci in qualsiasi direzione vogliamo prima di tutto essere sicuri che non ci siano rischi di alcun tipo».

 

SERVIZIO SOSPESO
Tra i comuni della provincia ad avere attivato la consegna a domicilio di libri c'è quello di Sernaglia della Battaglia, che ha messo in piedi il servizio quando ancora non c'erano indicazioni a riguardo. «Anche noi abbiamo ricevuto da poco questa comunicazione - dice il sindaco Mirco Villanova - Noi abbiamo consegnato qualche libro a domicilio spiegando di riportarlo con calma, a emergenza conclusa, per evitare il problema del ritiro e di eventuali contagi, ma adesso stiamo sospendendo tutto proprio per attenerci alle disposizioni dell'Usl». Lo stesso servizio è stato predisposto anche dal comune di Pieve di Soligo attraverso un appuntamento di consegna settimanale organizzato dalle bibliotecarie. 

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LA SANIFICAZIONE
E qui, fin da principio, è stato messo a punto un sistema di sanificazione in via precauzionale. Il libro restituito viene prima disinfettato e poi messo in quarantena in una stanza ben aerata per quindici giorni, prima di ritornare disponibile all'utenza. «Ho letto anch'io le indicazioni dell'Usl 2 - racconta il vicesindaco Luisa Cigagna che si è occupata della questione - Sono arrivate in ritardo, perché noi avevamo già chiesto indicazioni e l'AIB ci aveva dato il via libera; non sembrava ci fossero problemi. Adesso ho chiesto spiegazioni alla Regione e soprattutto auspico che venga presa una direzione comune a tutte le biblioteche che fanno parte della rete. Noi abbiamo sempre usato il buonsenso, ma ora siamo in standby, in attesa di una risposta ufficiale da parte del sistema bibliotecario». 

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TESTI IN QUARANTENA

Il 25 aprile, invece, già in sentore di fase 2, il comune di Casier ha annunciato di avere inaugurato da qualche giorno la consegna dei libri a domicilio. La promotrice del progetto è l'assessore alla Cultura Roberta Panzarin che si è premurata di prendere tutte le precauzioni necessarie, credendo nel valore di un libro come medicina dell'anima soprattutto in questo difficile periodo. «È un progetto a cui tengo molto - ha affermato - lo scoglio più grosso era rappresentato dal protocollo di sanificazione dei libri. Per questo ho pensato a un procedimento che permettesse di usufruire dei libri in assoluta sicurezza. Chiunque chieda un libro a domicilio dalla biblioteca di Casier avrà la certezza di toccare carta messa in quarantena, tra un prestito e l'altro, in ambiente sanificato». L'iniziativa è riservata ai residenti di Casier in possesso della tessera della biblioteca che chi non ha può richiedere. Nell'attesa che questa situazione si risolva, nei comuni dove il servizio non è attivo o è sospeso dalle biblioteche consigliano di attingere al consistente patrimonio digitale di ebook, giornali, riviste e audiolibri disponibile gratuitamente nel portale http://tvb.bibliotechetrevigiane.it/SebinaOpac/.do.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino