“Non possiamo che manifestare soddisfazione per quanto pubblicato dal New England Journal of Medicine in merito allo studio sull’efficacia dell’antivirale...
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Lo ha detto oggi a Palmanova il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a commento della pubblicazione sul New England Journal of Medicine dello studio controllato e randomizzato sul Remdesivir. Secondo quanto riportato dalla rivista scientifica una significativa e incoraggiante efficacia del farmaco viene comprovata da un calo della mortalità nei gruppi di malati trattati con il farmaco (7 per cento, invece del 12 di quelli sottoposti a un placebo), così come si accorciano i tempi di guarigione (11 giorni invece di 14).
Il Remdesivir, come ha spiegato il vicegovernatore, a seguito dell’approvazione del Comitato etico, viene testato a Trieste e Udine nell’ambito della sperimentazione multicentrica coordinata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
L'ANALISI PRELIMINARE
Si basa sui dati del trial terapeutico adattivo Covid-19 (Actt) sponsorizzato dal National institute of allergy and infectious diseases (Niaid), guidato da Anthony Fauci. Lo studio randomizzato e controllato ha arruolato adulti ricoverati con Covid-19 con evidenza di coinvolgimento del tratto respiratorio inferiore (malattia generalmente da moderata a grave). Gli studiosi hanno scoperto che Remdesivir è stato benefico soprattutto per i pazienti ospedalizzati con forma grave di Covid-19 che avevano bisogno di ossigeno supplementare. I risultati sui benefici in altri sottogruppi di pazienti sono stati meno conclusivi in questa analisi preliminare. Lo studio è iniziato il 21 febbraio 2020 e ha arruolato 1.063 partecipanti in 10 Paesi in 58 giorni. I pazienti hanno firmato il consenso informato per partecipare alla sperimentazione e sono stati assegnati in modo casuale a ricevere le cure standard impiegate nel loro Paese e un trattamento di 10 giorni con remdesivir per via endovenosa, oppure cure standard e un placebo. Il trial era in doppio cieco, il che significa che né gli investigatori né i pazienti sapevano chi stava ricevendo Remdesivir e chi un placebo.
L’8 maggio 2020 il Niaid ha iniziato uno studio clinico (noto come Actt 2) per valutare remdesivir in combinazione con il farmaco antinfiammatorio baricitinib rispetto al solo Remdesivir. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino