Il sindaco Brugnaro punta al Redentore: «Confermiamo le date del 18 e 19 luglio, la festa sarà in sicurezza»

Redentore
VENEZIA - Dopo una raffica di manifestazioni annullate, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro questa volta sembra sicuro: «Il Redentore è confermato» ha detto...

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VENEZIA - Dopo una raffica di manifestazioni annullate, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro questa volta sembra sicuro: «Il Redentore è confermato» ha detto commentando la riuscita della Sensa, pur in forma ridotta e tra mille difficoltà dovute alle distanze per evitare pericoli di contagio.

La data è confermata: 18 e 19 luglio ma le modalità sono ancora allo studio, perché fare il Redentore come al solito, con 100mila persone in città è improponibile. A Ca' Farsetti stanno ragionando su come permettere di assistere al meglio allo spettacolo pirotecnico di sabato 18. Solo veneziani? O veneti? Solo in barca o anche da terra, con posti contingentati o su prenotazione? Quello che è certo è che ci saranno difficoltà e il servizio d'ordine sarà ancora più imponente del solito. Tra le poche certezze, quella che potrebbero saltare le uscite collettive in grandi imbarcazioni dove decine di perfetti sconosciuti si ritrovano a bere e a ballare assieme. Forse si tornerà più agli anni Ottanta, con le barche ancora addobbate per famiglie e amici stretti. Chissà.
Intanto, si sta ragionando sull'immediato, al turismo di questi giorni che ha mostrato una gran voglia di venire a Venezia. Anche se si tratta di mordi e fuggi.
«Poi non è così vera questa cosa - commenta l'assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar - perché mi è stato riferito che ci sono persone arrivate da Verona che hanno voluto fermarsi la notte di sabato per aiutare la città. E anche in altre province c'è questo inedito aspetto solidale. Comunque, qualcosa si muove».
Mar e il Comune non demonizzano sul nascere il ritorno dei mordi e fuggi, visto che al momento sono gli unici ad arrivare e non pensano di introdurre in questo momento limitazioni. Ma fa sapere che il Comune è pronto a muoversi.

«Avevamo preparato tutto per misurare i flussi turistici e anche limitare i giornalieri - spiega Mar - la città è preparata e continua a prepararsi: vedi i nuovi stalli per le biciclette all'autorimessa comunale fino al completamento della smart control room. Noi siamo pronti e infrastrutturati per fare delle scelte, ma prima dobbiamo sapere cosa ci troviamo di fronte. Il quadro di riferimento cambia di giorno in giorno. Nella situazione in cui siamo non possiamo certamente lasciar fuori i veneti e i friulani che vengono a visitare la città. In questo momento non si limita nulla, stiamo lavorando anche su delle app con cui il turista potrà gestire la sua visita e man mano che si va avanti ci adatteremo. Una cosa è certa: non si torna al turismo incontrollato di prima: quando sarà il momento useremo tutti gli strumenti che abbiamo già pronti - conclude - ma, ripeto: adesso non si può chiudere a nessun tipo di turismo: la città soffre da sei mesi». (m.f.)
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Il Gazzettino