Nelle case di riposo 4 morti in poche ore: il virus ne ha uccisi 24

24 i decessi di bellunesi nelle case di riposo dall'inizio dell'emergenza
BELLUNO Sono 24 gli ospiti delle case di riposo bellunesi deceduti con covid 19 dall’inizio dell’emergenza, come si evince dai dati della Regione diffusi ieri sui...

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BELLUNO Sono 24 gli ospiti delle case di riposo bellunesi deceduti con covid 19 dall’inizio dell’emergenza, come si evince dai dati della Regione diffusi ieri sui controlli nelle strutture. Ma nemmeno il tempo di inserire i dati nella tabella che il numero potrebbe salire ancora. Due i decessi “sospetti covid” avvenuti ieri nella casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena, dove la situazione sta creando preoccupazione tanto che da dover trasferire diversi anziani all’ospedale di Belluno. Ma per le due donne decedute ieri, una 94enne di Pedavena e una 97enne di Cesio il tampone non è arrivato in tempo. Le due anziane erano state sottoposte al test degli anticorpi che era risultato positivo e il giorno dopo dovevano fare il tampone, ma sono morte. Così come per due uomini morti ieri alla casa di riposo di Mel “sospetti covid”, uno di Carve e uno di Trichiana: sono la quinta e sesta vittima in quella struttura. E così si ha la sensazione che la letalità del coronavirus negli ospizi bellunesi sembra ben al di sopra del 19,8% calcolato per anziani ospiti tra 80 e 89 anni, dall’Istituto superiore della sanità.

IL BOLLETTINO
I due decessi della Padre Kolbe e gli altri due a Mel, si vanno ad aggiungere a quelle avvenuti all’ospedale di Belluno. Ieri l’Usl 1 Dolomiti ha comunicato la morte di un uomo di 72 anni, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente nella provincia che è spirato nel pomeriggio, e quello di una donna di 80 anni, positiva, che era nel pronto soccorso Covid a Belluno. Salgono così a 47 le morti accertate per coronavirus dall’inizio dell’emergenza: 24 al San Martino di Belluno, 6 al Santa Maria del Prato di Feltre, 5 nell’ospedale di Comunità di Belluno, 1 a Agordo e 11 spirati nei loro letti nelle case di riposo (numero che esclude, al momento, i due dati di Pedavena e i due morti di Mel). Un bilancio pesante, e anche i nuovi contagi non accennano a diminuire. Secondo il bollettino di Azienda Zero, diffuso ieri sera, i bellunesi contagiati dal coronavirus, dall’inizio dell’emergenza sono a quota 710. Quelli attualmente positivi sono invece 591 perché 82 si sono negativizzati e va sottratto anche il numero dei deceduti. I bellunesi in isolamento domiciliare sono 1.063. Il numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 14 aprile 2020: 12.688
L’EMERGENZA
Ma i dati diffusi ieri, emersi dal quadro dei controlli effettuati nelle case di riposo su ospiti e operatori mostrano la vera emergenza. Anche perché i 4 decessi in un sol giorno di anziani con sospetto covid ospiti delle case di riposo arrivano dopo una catena di morti silenziose partita dall’Alpago e che non si è ancora fermata. 
I DATI
Sui 2456 ospiti delle 30 strutture bellunesi sono risultati positivi il 4%, ovvero 97 anziani. Il dato infatti è calcolato sugli ospiti totali, anche se lo screening deve ancora terminare: a ieri i tamponi sono stati effettuati solo su un terzo degli ospiti (586), ma quasi a tutti (1924) è stato fatto il test rapido alla ricerca degli anticorpi (i cui dati non rientrano però nei casi positivi accertati e riportati in tabella). Alti anche i numeri di ospiti ricoverati con covid, che sono al momento 23 e di quelli deceduti (24 fino a ieri). La situazione non è delle migliori nemmeno sul fronte degli operatori. Sono 2195 in totale e è stato fatto il tampone a 1049: 69 sono risultati positivi, con una percentuale del 3% del totale. Il test rapido alla ricerca degli anticorpi è stato effettuato a 1768 operatori.
I RICOVERI

I positivi al coronavirus ricoverati negli ospedali bellunesi sono in totale 77, dei quali 68 in area non critica e 9 in terapia intensiva (rispetto alla mattinata sono cresciuti di due unità, a Belluno, i pazienti in area non critica). Nell’ospedale della città capoluogo sono ricoverate 54 persone in area non critica e 9 in terapia intensiva. A Feltre c’è un solo ricoverato in area non critica. Ad Agordo i ricoverati in area non critica sono 13. Finora i dimessi dall’ospedale di Belluno sono stati 57, dall’ospedale di Feltre 11, dall’ospedale di Agordo 3.
Olivia Bonetti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino