​Tamponi e quarantena al centro per migranti: operatore col Covid

Tamponi e quarantena al centro per migranti: operatore col Covid
MIRA - Ventitré richiedenti asilo ospitati al centro Ostello a colori di Giare di Mira sono in quarantena da ieri, anche se negativi al primo giro di tampone. Con loro...

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MIRA - Ventitré richiedenti asilo ospitati al centro Ostello a colori di Giare di Mira sono in quarantena da ieri, anche se negativi al primo giro di tampone. Con loro sono in isolamento nelle proprie case anche quattro operatori del centro. 


Perché tutti sono contatti di un operatore dell'Ostello gestito dalla cooperativa Città Solare. L'uomo, un mediatore culturale camerunense residente nel Padovano, è stato trovato positivo al coronavirus sabato pomeriggio quando. Sulla natura del contagio, su come e dove possa averlo preso, stanno lavorando ora i medici dell'Ulss 3 e dell'Ulss 6 Euganea: una cosa è certa, il mediatore culturale non aveva mai fatto ritorno nel suo paese d'origine e anzi, da quando è scoppiata la pandemia, non si è mai mosso dal suo posto di lavoro, a Mira, o dalla città del Santo. Possibile quindi che il suo sia un contagio avvenuto durante la vita di tutti i giorni, tra il lavoro all'Ostello a colori e Padova.

TAMPONI PER TUTTI
Una volta scoperta la positività al Covid-19, è scattato l'isolamento fiduciario per tutte le persone presenti in struttura. 

Oltre ai ventitré ospiti richiedenti asilo e al mediatore culturale, sono stati messi in quarantena nelle proprie abitazioni anche i quattro operatori che lavorano nel centro di Mira. Poi è scattata la macchina dei tamponi: domenica i medici dell'Ulss 3 hanno effettuato l'esame naso-faringeo agli ospiti e tutti i risultati (comunicati ieri) sono stati negativi. Ieri mattina, invece, è toccato ai quattro operatori, che finora non hanno mostrato sintomi: per loro l'esito è atteso nella giornata di oggi. Spiega Maurizio Trabuio, responsabile della coop Città Solare: «La situazione degli ospiti è tranquilla. Chiaramente non hanno preso bene il ritorno alla vita in quarantena, ma come non sarebbe stato preso bene da nessuno». 

Escluso, quindi, che l'Ostello a colori possa trasformarsi in una novella Caserma Serena di Treviso, dove un mese fa la nuova quarantena imposta per un caso simile aveva scatenato una rivolta. «La nostra vicenda scoppia di nuovo sabato pomeriggio - conferma Trabuio - e come prima cosa abbiamo subito messo in isolamento gli ospiti. Domenica il via ai tamponi che oggi (ieri, ndr) ha dato esito negativo per tutti. Gli ospiti devono stare in quarantena fino al 14 luglio, quando scadranno i giorni imposti dalla data dell'ultimo contatto, e dopo torneremo alla vita di prima con le precauzioni del caso. Per quanto riguarda i dipendenti, stiamo aspettando esito dei tamponi agli altri operatori».

IL SINDACO

«Al momento - spiega il sindaco di Mira, Marco Dori - la situazione è sotto controllo, a quanto so non ci sono altri casi di positivi. Noi come Comune stiamo assistendo l'Ulss 3 e la stessa cooperativa nella gestione del caso con tutte le azioni che ci spettano, mettendo a disposizione la nostra piena competenza e i mezzi che abbiamo».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino