PORDENONE / UDINE - Un dispositivo in grado di misurare la capacità di filtraggio delle mascherine per polveri «con risultati affidabili e ripetibili» è...
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La necessità, segnalata dall'Assindustria Alto Adriatico e dall'associata Microglass Srl di San Quirino, di avere a disposizione un tester per valutare la filtrazione del particolato su mascherine era stata segnalata dalla stessa associazione imprenditoriale dopo la manifestazione di interesse della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ad acquisire mascherine da distribuire alla popolazione non impegnata in attività professionali specifiche. «Questa joint venture - ha detto il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti - è il risultato di studi attivati in autonomia o su esplicita richiesta della Regione affinché il tessuto produttivo mettesse a disposizione le capacità delle aziende per la risoluzione di problemi legati all'emergenza. Ritengo rimarchevole la decisione di voler cedere il progetto senza nulla pretendere in cambio». Del team fanno parte anche Gesteco Spa, Eurotech Spa ed Idea Prototipi Spa.
Ecco come funziona il processo di verifica: un provino della mascherina filtrante viene fissato a un apposito supporto in un dispositivo di misurazione. Una quantità nota di polvere di granulometria predefinita (3 o 5 æm) viene introdotta nel sistema a monte della mascherina, mediante aspirazione. A valle della mascherina è presente uno scanner laser IR, che fornisce informazioni qualitative sulla dimensione e sul numero di particelle che riescono ad attraversare la mascherina. A valle dello scanner è posto un filtro sul quale viene determinata l'eventuale polvere che è riuscita ad attraversare la mascherina. Con questo test è possibile valutare campioni di tessuto «nuovo» e lavato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino