Il governatore della Puglia ordina la requisizione delle macchine per tamponi destinate al Veneto, ma poi non lo fa

tamponi
VENEZIA - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato una ordinanza di requisizione di attrezzature sanitarie. E ha ordinato ai carabinieri di prelevare presso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato una ordinanza di requisizione di attrezzature sanitarie. E ha ordinato ai carabinieri di prelevare presso lo stabilimento della ditta Masmec due sistemi automatici per le analisi dei tamponi da consegnare al capo del dipartimento Salute della Regione. A riportare la notizia è la Gazzetta del Mezzogiorno precisando che il provvedimento di Emiliano risale al 1° aprile e che, secondo il decreto del 18 marzo, toccherebbe solo alla Protezione civile nazionale, fare un intervento simile. Masmec è la società di Bari che ha realizzato una macchina per l'estrazione del Rna (la prima fase nella procedura per l'esame del tampone salivare), donandone il primo esemplare al Policlinico, con cui ha messo a punto il protocollo per le analisi. Una macchina da 40mila euro che funziona bene e che consente di velocizzare il procedimento per le analisi, e di cui la Regione ha chiesto altri due esemplari. Ma la Masmec, che ha anche stipulato un accordo con la Menarini per la fornitura dei reagenti, ha spiegato di dover consegnare le due macchine successive al Veneto e che per la Puglia sarebbe stato necessario attendere fino a fine aprile. 


E così Emiliano ha preparato una ordinanza e ha ordinato «la requisizione in proprietà di 2 strumentazioni tecniche complete (piattaforme automatiche e reagenti necessari) realizzate per la diagnosi della positività negatività al Coronavirus». «Una sola strumentazione - ha argomentato - non è affatto sufficiente a colmare il delta amplissimo tra le analisi realizzabili in Puglia e quelle realizzabili in altre regioni», perché la capacità della Puglia non arriva a 1.000 tamponi al giorno, mentre in Veneto hanno «evidentemente disponibilità di macchine e reagenti in numero tale da realizzare più di 6.000 analisi al giorno», grazie alla «totale deregulation normativa della distribuzione sul territorio nazionale di dette macchine e reagenti». Emiliano ha anche scritto che Masmec ha realizzato la macchina «su impulso del Presidente della Regione»: insomma, l'idea di quel dispositivo è sua.

Ma il patron della Masmec, l'ingegner Michele Vinci, contattato al telefono, appare sinceramente sorpreso. È la 'Gazzetta' a dirgli dell'ordinanza di requisizione e Vinci garantisce che non ce n'è bisogno: «Fino a un quarto d'ora fa - racconta - stavo parlando con il dottor Parisi dell'Istituto zooprofilattico di Foggia cui noi consegneremo due macchine». Ed Emiliano? «Lui ieri era preoccupato perché non gliele davamo. Io non l'ho sentito oggi, ma so che ha parlato molto bene della Masmec». Le due macchine, insomma, resteranno in Puglia: «Ne stiamo producendo quattro - dice Vinci -, la Regione aveva bisogno di due, per cui noi adesso stiamo lavorando in maniera tale da soddisfare questa esigenza». Se sarà così, dicono dalla Regione, l'ordinanza non verrà notificata. La requisizione, ha poi precisato Emiliano, «non è avvenuta perché di fronte alle legittime esigenze della Puglia la ditta Menarini e la ditta Masmec si sono subito adoperate per trovare l'adeguata soluzione, che è in via di individuazione. E dunque l'esecuzione del provvedimento non è ancora avvenuta perché si sta trovando un accordo. Per tale ragione non era stata data ancora notizia del provvedimento». 

EMERGENZA RIENTRATA: TROVATO ACCORDO

Sono destinate al Veneto le quattro strumentazioni tecniche realizzate dall'azienda Masmec di Modugno (Bari) per la diagnosi della positività/negatività al Coronavirus, per due delle quali il governatore pugliese Michele Emiliano ha firmato una ordinanza di requisizione che poi non è stata eseguita perché è stato trovato un accordo: la società, infatti, ne ha prodotte altre due che saranno consegnate alla Regione Puglia nei prossimi giorni. Lo assicura il presidente della società Masmec Spa, Michele Vinci, che spiega che la trattativa con la Regione «è iniziata due giorni fa. Al presidente Emiliano servono altre due macchine e gliele abbiamo trovate».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino