Coronavirus in Veneto. Luca Zaia in diretta oggi, 24 maggio 2020. Il punto del presidente al quinto giorno dopo la fine del lockdown e le riaperture. Al centro il caso...
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Il bollettino di domenica 24 (ore 8): 12 nuovi positivi nella notte, aumentano i casi di ripositivizzazione (4 su 12) per un totale di 19086 contagiati. In ospedale meno 52 ricoverati, nelle terapie intensive i ricoveri sono scesi 40. I dimessi sono 3269 (+11). Tre morti in ospedale nella notte per un totale di 1351.
Caso Crisanti-Russo. «Mi sono ritagliato il ruolo di paciere e siccome questi scienziati non sono ronzini sono difficili da montare. Ogni tanto scalciano. Vorrei ricordare che c'è una squadra dietro, non è che in Veneto solo due persone si sono occupate del problema. Scusatemi, non è che se le cose vanno bene è merito dei clinici e se vanno male è colpa della politica. Perchè può essere vero anche il contrario. E dunque anche chi decide fa la differenza, e noi abbiamo comunque garantito a Crisanti, a Russo e a tutti i professionisti una sanità di eccellenza. Crisanti è qui da 7 mesi, ha preso il mano il primo laboratorio di microbiologia di Padova che è una Ferrari, se l'è trovata.
Polemica Crisanti-Russo: spero si possa trovare una via comune, tutti hanno avuto un ruolo, tutti. Le parole di Crisanti? Io dico che il piano c'era, dico solo questo. Ho un ottimo rapporto con lui, mi ha messaggiato anche ieri, come ce l'ho con la dottoressa Russo. Sono come gli artisti, genio e sregolatezza, va tutto bene finchè non c'è invasione di campo, qui cominciano ad esserci problemi. Ma ne ho viste tante... A Crisanti ho detto che si tratta di definire bene i ruoli. Questo dibattito non penso avrà alcun seguito».
Luca Zaia, la diretta di oggi
Lockdown. «Se ci fosse un ritorno del Covid-19 ad ottobre si lavorerà sui micro focolai e non si penserà più di agire con una rete a maglie fine per prendere dentro tutt:i finché sarà gestibile la situazione in lockdown non avrà più senso.Reagenti all'estero. «Sui reagenti presi all'estero ho chiesto chiarimenti scritti al dottor Flor dell'Azienda ospedaliera. Sarebbe gravissimo che il prof Crisanti fosse stato costretto ad andare all'estero per avere dei reagenti». Zaia ha fatto così riferimento a quanto detto dal prof. Andrea Crisanti che avrebbe recuperato il materiale all'Imperial College di Londra a causa delle lungaggini burocratiche in Italia. «Noi non ne sappiamo nulla - ha aggiunto - abbiamo in mano una relazione che ci dice che intorno al 20 gennaio si era pronti a fare i tamponi, se è accaduto qualcosa non lo so dire».
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