Furto di offerte in canonica: «Costretto a chiudere la chiesa»

I ladri rubano in chiesa, il parroco costretto a chiudere
QUERO VAS- I ladri non si fermano nemmeno con il “lockdown” e, approfittando delle strade deserte, agiscono indisturbati: rubano le offerte in chiesa. Un colpo da poco...

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QUERO VAS- I ladri non si fermano nemmeno con il “lockdown” e, approfittando delle strade deserte, agiscono indisturbati: rubano le offerte in chiesa. Un colpo da poco meno di 400 euro quello messo a segno ai danni della parrocchia di Quero. Ma molto più delle cose materiali, hanno rubato un immenso valore spirituale: la possibilità di pregare in chiesa in questa pandemia, che ora non c’è più. È stato lo stesso parroco, don Alessio Cheso, a comunicare ai fedeli il furto messo a segno, tramite il bollettino pubblicato ieri. L’intrusione lo ha costretto infatti a prendere la decisione di chiudere la chiesa, che era rimasta aperta per i fedeli che desiderassero, singolarmente e con tutti i dispositivi individuali di protezione, raccogliersi in preghiera. Ora la chiesa di Santa Maria Annunziata sarà chiusa tutti i giorni, eccetto la domenica quando verrà aperta la mattina dalle 7,30 alle 12.

IL COLPO
«Giovedì scorso, durante il giorno - ha spiegato il parroco di Quero - sono entrati in chiesa i ladri che hanno forzato la porta della sacrestia, rubando i soldi che erano al suo interno». Ma non si sono fermati lì: hanno preso le chiavi dei vari candelabri per le offerte, li hanno aperti e svuotati tutti. Un bottino da circa 400 euro. Quando il parroco si è accorto ha subito chiamato i carabinieri della Compagnia di Feltre, che stanno indagando sul caso. Hanno effettuato il sopralluogo di furto a caccia di eventuali tracce lasciate dai responsabili. «Cercavano solo soldi - dice il parroco - non hanno toccato calici e altri oggetti sacri, anche perché sono tutti tracciati e catalogati e evidentemente, per queste persone, è difficile poi ricettarli». Non è la prima volta che i malviventi vanno a segno nella chiesa di Quero. «Avvenne qualche tempo fa - conferma don Alessio - ma in quell’occasione non denuncia nemmeno».
LA SCELTA

«A malincuore - dice il parroco - visto il difficile periodo, che stiamo vivendo, in cui magari si ha maggior desiderio di dire una preghiera, la chiesa ora resterà chiusa. Valuterò più avanti cosa fare, se riaprire o no. Per il momento comunque è aperta la cappella invernale, più facilmente controllabile: sono proprio lì sopra e basta che mi affacci se sento dei rumori». 
Olivia Bonetti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino