Coronavirus, quei posti letto liberi e mai utilizzati negli ospedali privati che vogliono restare Covid free

Il Policlinico di Pordenone
PORDENONE E UDINE - Sia nella prima che nella seconda ondata di...

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PORDENONE E UDINE - Sia nella prima che nella seconda ondata di contagi, il Covid in Friuli Venezia Giulia è sempre stata materia esclusivamente pubblica. Con rarissime eccezioni, legate a piccole strutture di post-accoglienza in provincia di Gorizia, dei malati si sono occupati solamente gli ospedali facenti parte del servizio sanitario regionale. Ma altrove non è andata così, e proprio grazie all’aiuto fornito dai privati si è riusciti a mitigare l’impatto delle ondate sulla sanità. È il caso ad esempio dell’Emilia Romagna, dove decine di convenzioni tra pubblico e privato hanno consentito alla regione, pur con dati di contagio alti, di reggere l’urto dal punto di vista sanitario. E questo anche grazie ai posti letto messi a disposizione in convenzione dalle cliniche private. Questo non è successo ad esempio in Friuli Venezia Giulia, dove ancora oggi è solo il settore pubblico a farsi interamente carico dei pazienti Covid. E a volte sono state le stesse strutture private a chiudere le porte di fronte alla possibilità di ospitare persone malate a causa del Coronavirus. In altri casi c’è stata una timida apertura, come avvenuto ad esempio in provincia di Udine, ma solo a patto di ricevere dal settore pubblico il personale necessario. In provincia di Pordenone, ad esempio, ci sarebbe il policlinico San Giorgio, in città. E una mano in un certo senso la sta dando, accettando una quota di pazienti non Covid in convenzione dall’ospedale di Pordenone. E importante, ma in una fase delicata come quella attuale l’eventuale trasformazione in reparto Covid anche di una singola ala della struttura avrebbe offerto alla sanità pubblica una “sponda” importante che al momento manca. Tra gli ospedali di Pordenone e Spilimbergo, infatti, attualmente si fa fatica ogni giorno a trovare posti liberi per i pazienti Covid e la direzione è alla ricerca di un ulteriore ampliamento (potrebbero essere ricavati altri sei letti a Spilimbergo). Un’operazione in convenzione in questo senso sarebbe servita a diversificare la disponibilità in provincia. Invece attualmente la sanità privata accetta solo pazienti negativi, nemmeno negativizzati. 

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Il Gazzettino