Friuli Venezia Giulia. In Regione quasi 12 mila aziende esentate dalla sospensione

Paoletti della Camera di Commercio Venezia Giulia
Sono complessivamente 11.718, di cui 6.963 a Trieste e 4.755 a Gorizia, le attività esentate dalla sospensione prevista dal Dpcm del 22 marzo scorso e iscritte (sia...

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Sono complessivamente 11.718, di cui 6.963 a Trieste e 4.755 a Gorizia, le attività esentate dalla sospensione prevista dal Dpcm del 22 marzo scorso e iscritte (sia come sedi che unità locali) alla Camera di commercio Venezia Giulia. Lo riporta la Camera di commercio Venezia Giulia, che, a seguito delle disposizioni del recente decreto e in riferimento ad alcune dichiarazioni apparse sui media in merito alla possibile modifica dei codici Ateco assegnati alle imprese in base alla loro attività produttiva, precisa che il codice Ateco è una tipologia di classificazione adottata dall'Istituto nazionale di Statistica Italiano (Istat) per l'effettuazione delle rilevazioni economiche nel tessuto produttivo italiano.  Il codice viene assegnato in base all'attività dichiarata con funzioni pubblicità dall'azienda al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.


«Il sistema di attribuzione - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia e vicepresidente di Unioncamere italiana, Antonio Paoletti - passa attraverso Infocamere (la società delle Camere di Commercio italiane per l'innovazione digitale) e vale anche ai fini dell'Iva, corrispondendo quindi con la classificazione dell'Agenzia delle entrate. Infocamere, inoltre,  effettua periodicamente una verifica sull'allineamento dei codici Ateco presenti nel Registro delle Imprese con quelli dichiarati dalle aziende all'Agenzia delle Entrate».  Nel corso degli anni i codici Ateco sono stati modificati dall'Istat e quindi aggiornati. «Nel caso in cui un'azienda non riscontri corrispondenza rispetto al codice Ateco assegnato, questa ha 30 giorni di tempo per provvedere alla modifica dello stesso prima di incorrere in una sanzione di carattere amministrativo. Le variazioni dei codici Ateco - conclude Paoletti - vengono comunicate telematicamente dalle imprese con la relativa precisazione dell'attività modificata ed entro 30 giorni dall'inizio della stessa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino