Coronavirus, alla Electrolux scattano prova della febbre e obbligo della mascherina

Lo stabilimento Electrolux di Porcia alle porte di Pordenone
PORDENONE - Tutti al lavoro con la mascherina. Nessuno escluso. Sia sulle linee produttive all’interno dei reparti che nei laboratori di ricerca che negli uffici. E agli...

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PORDENONE - Tutti al lavoro con la mascherina. Nessuno escluso. Sia sulle linee produttive all’interno dei reparti che nei laboratori di ricerca che negli uffici. E agli ingressi dei siti produttivi sarà effettuato il test della febbre con i termoscanner su tutti i dipendenti e su chiunque entrerà negli edifici aziendali.



L’obbligo per operai, impiegati, manager ma anche “esterni” che entrano negli stabilimenti per qualsiasi motivo scatterà da lunedì prossimo. Alla fine, dopo un paio di giorni di incontri e consultazioni, la decisione è arrivata dal vertice di Electrolux. Una decisione che pare sia stata presa dal gruppo italiano con i responsabili di Stoccolma dopo che qualche stabilimento aveva già adottato le misure previste dal ministero della Sanità volte alle precauzioni basilari per contenere il diffondersi del Coronavirus.


Le disposizioni - decise anche dopo un lungo confronto con le organizzazioni sindacali stabilimento per stabilimento - sono chiare e valgono per tutti i siti produttivi del gruppo svedese dell’elettrodomestico. E quindi oltre che per gli stabilimenti pordenonesi anche per quelli del Veneto (Susegana), della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

 
SALUTE IN LINEA

Da lunedì prossimo, dunque, agli ingressi delle fabbriche ci saranno molto probabilmente le code per la prova febbre. Su questo fronte - già due giorni fa - era stato lo stabilimento dell’Electrolux Professional di Vallenoncello a fare da apri-pista. Attraverso i termoscanner già da martedì viene testata la febbre su tutti i circa mille dipendenti. La stessa misura scatterà lunedì a Porcia e nelle altre fabbriche italiane. La decisione è stata presa anche a valle della distribuzione di un questionario (con domande anche legate ai luoghi frequentati negli ultimi giorni) che nelle ultime ore tutti i dipendenti hanno compilato. Le disposizioni sono chiare: la mascherina dovrà essere indossata all’inizio dell’orario di lavoro e tolta alla fine depositandola in appositi contenitori. L’obbligo considera la mascherina come una dispositivo di sicurezza, come le scarpe anti-infortunistiche. Intanto, già ieri sera - sui social - non sono mancate le prima reazioni di contrarietà da parte di alcuni lavoratori e da parte di qualche sindacalista, in particolare dello stabilimento veneto di Susegana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino