Un drone misurerà la temperatura di chi esce da casa, rilevata a 20 metri di altezza

Un drone misurerà la temperatura di chi esce da casa, rilevata a 20 metri di altezza
Coronavirus. La temperatura corporea rilevata dall'alto, da un piccolo drone dotato di una particolare telecamera in grado di individuare chi cammina con qualche linea di...

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Coronavirus. La temperatura corporea rilevata dall'alto, da un piccolo drone dotato di una particolare telecamera in grado di individuare chi cammina con qualche linea di febbre addosso. E lo potrà fare volando a 20 metri d'altezza semplicemente puntando l'obiettivo verso il basso, fino a localizzare temperature superiori ai 37,5 gradi. Anche questo mezzo verrà utilizzato dalla polizia locale per dare corso alle misure anti-contagio. Le disposizioni emanate dai decreti governativi, ribadite anche dalla Regione, parlano chiaro: con più di 37,5 di temperatura bisogna stare a casa e contattare il proprio medico. «Siamo ancora in una fase sperimentale - sottolinea il comandante Andrea Gallo - ma stiamo testando questa particolare telecamera montata sul nostro drone più piccolo. Al momento non è ancora perfettamente tarata, ci sono delle cose da aggiustare. Ma le possibilità date dai nuovi sistemi di rilevazione della temperature sono tantissime. E abbiamo intenzione di utilizzarle entro breve».


CONTROMISURE
Tempo qualche giorno e il drone col rilevatore termico inizierà a sorvolare la città in base alle norme che regolano il volo di questo apparecchi a controllo remoto: «Ovviamente l'unica cosa che possiamo fare una volta individuata la persone con la temperatura alterata è imporle di tornare a casa e di mettersi in contatto col proprio medico - annuncia Gallo - avere 37,5 di temperatura non vuol dire avere il Covid, le patologie possono essere le più disparata e cominciare dalla banale influenza. Ma non uscire di casa quando si è in quelle condizioni è una delle misure previste tra le norme anti-contagio e va applicata». La polizia locale non è la sola che sta pensando ai termorilevatori. Anche la Mom sta valutando di dotare i proprio mezzi di uno strumento in grado di rilevare la temperatura di chi sale a bordo, come del resto già accade in molte aziende che o non hanno mai smesso di lavorare o si stanno preparando a riaprire la produzione».

INCIDENTI

Tornando ai droni, Gallo annuncia invece cosa faranno fin da subito: supporteranno le pattuglie impegnate nel rilievo degli incidenti stradali. «Dopo l'utilizzo dei droni per il contrasto agli spostamenti non autorizzati nell'ambito delle misure d'urgenza anti Coronavirus - continua il comandante - è iniziata l'attività di rilevazione incidenti stradali dall'alto con i piccoli aeromobili. In questi ultimi giorni si sono registrati due sinistri, uno in tangenziale ed un altro in via Salsa con seri danni ai veicoli per cui, oltre ai rilievi tradizionali, si è alzato in volo il drone con i piloti addestrati e certificati del Comando per i rilievi dall'alto. Si è trattato del primo esperimento perfettamente riuscito con rilievi fotografici ortogonali a 20 metri di altezza, con puntuali e dettagliate fotografie dei danni ai veicoli e delle tracce di frenata sull'asfalto. Oltre alle foto, il drone ha potuto anche registrare brevi filmati che resteranno agli atti a disposizione delle assicurazioni e dei periti che vorranno vederli». Il comando ha in dotazione due droni, uno più piccolo del peso di 800 grammi ed uno più grande di 1 kg che può operare anche a maggiori altezze e in situazioni meteo avverse: «Saranno impiegati per il rilievo dei sinistri stradali più gravi, per i controlli edilizi, ambientali e per quelli di polizia giudiziaria - conclude il comandante - durante questa emergenza del Coronavirus è stato autorizzato anche l'utilizzo dei droni per motivi di pubblica sicurezza, in accordo con Prefettura e Questura». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino