A spasso con la Porsche Cayenne e la droga: scatta la multa

A spasso con la Porsche Cayenne e la droga: scatta la multa
PADOVA - A spasso in Porsche senza giustificazione e, anzi, con la droga in auto. Domenica l’equipaggio di una Volante ha fermato una Porsche Cayenne con alla guida un...

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PADOVA - A spasso in Porsche senza giustificazione e, anzi, con la droga in auto. Domenica l’equipaggio di una Volante ha fermato una Porsche Cayenne con alla guida un 57enne che circolava in zona Duomo. Gli agenti hanno accertato che l’uomo non aveva alcuna giustificazione per allontanarsi da casa. Ma l’automobilista è stato anche trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana, immediatamente sequestrati. La pattuglia ha segnalato il 57enne al prefetto per uso personale di sostanza stupefacente, gli è stata anche ritirata la patente di guida e gli è stata comminata una multa da 400 euro per violazione delle prescrizioni governative anti Covid -19.

Ma il il bel tempo di questi giorni sembra aver incoraggiato i padovani ad allentare le loro quarantene. Ieri mattina, soprattutto nella zona intorno alla Stanga, le auto in transito sono state parecchie, più di quelle in giro la settimana scorsa. E parecchia gente ieri pomeriggio si è vista anche ai giardini dell’Arena. Non solo. Verso l’ora di pranzo alcuni assembramenti si sono registrati sotto i portici di via Tommaseo e davanti alle cucine popolari. «Assembramenti, spaccio, nessun rispetto delle misure sanitarie previste, gente a zonzo. Tutti i giorni è così – è andato all’attacco il consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Turrin - Già i residenti e i proprietari degli immobili in via Tommaseo hanno inviato una lettera a prefetto e autorità competenti senza che nulla e dico nulla, sia cambiato. Vogliamo aspettare che la situazione degeneri a causa dell’esasperazione dei cittadini, che lì ci abitano e lavorano nel rispetto delle regole?».
La Polizia municipale ribadisce che i controlli ormai da settimane sono sistematici in tutta la città. «Il nostro impegno è costante - ha affermato ieri il comandante dei vigili Lorenzo Fonotolan - Le verifiche sul rispetto delle disposizioni del governo sono quotidiane. Data la gravità della situazione, stiamo impiegando personale appiedato a cui vengono affiancati i motociclisti, molto intensa anche l’attività di polizia stradale. Dirò di più, questa settima sono stati anche intensificati i controlli, il gruppo della Polizia di prossimità in questi giorni è impegnato in via quasi esclusiva nel controllo del comparto che va da piazza De Gasperi alla prima Arcella passando per l’area della stazione».

Sul presidio del territorio, intanto, a tornare alla carica è il consigliere della lista Giordani Luigi Tarzia che si chiede come mai non vengano utilizzati i droni. «Anche a Torino Milano e in tante altre città importanti questi dispositivi vengono usati senza problemi - ha detto ieri Tarzia - come mai ci sono queste resistenze proprio a Padova? Ci sono addirittura tre funzionari della Polizia locale che potrebbero metterli a disposizione gratuitamente. Oggi l’Enac consente ai vigili di farne uso. Se la Polizia locale ne è sprovvista, può fare una convenzione con i privati certificati, alcuni sono disponibili a farlo gratis. Mi chiedo, allora, dove sta il problema. Grazie ai droni e in maniera sicura anche rispetto ai rischi legati all’epidemia in corso sarebbe possibile presidiare il territorio comunale in manieracapillare. Usare le nuove tecnologie è il futuro in tema di sicurezza urbana e ambientale: si riescono a svolgere azioni a rischio zero abbattendo i costi. 
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Il Gazzettino