Gli industriali di Padova e Treviso: «Il governo si dimetta». Ma Carraro: «Precipitose»

Maria Cristina Piovesana e Enrico Carraro
VENEZIA - Confindustria, Il Veneto si divide sull’ultimo decreto coronavirus. Assindustria Venetocentro, la Confindustria di Padova e Treviso (due delle tre zone di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Confindustria, Il Veneto si divide sull’ultimo decreto coronavirus. Assindustria Venetocentro, la Confindustria di Padova e Treviso (due delle tre zone di contenimento regionali), chiede le dimissioni del governo. Il presidente del Veneto Enrico Carraro boccia l’uscita di Maria Cristina Piovesana: «Capisco che si tratti di un momento estremamente difficile quello che stiamo vivendo come cittadini e come imprenditori e anche che, di fronte ad una crisi di questa portata, ci saremmo augurati e aspettati una gestione inappuntabile della situazione da parte degli organi di governo e delle autorità e istituzioni coinvolte. Tuttavia, trovo la richiesta di dimissioni del Governo espressa da Assindustria Venetocentro precipitosa nel merito e nella tempistica. Avere un vuoto istituzionale ora, in piena emergenza, sarebbe deleterio per tutti. Condivido il pensiero di Mattarella quando dice che il momento che attraversiamo richiede condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni come nella società civile».


Il comunicato di Carraro arriva in serata dopo la pesantissima critica di Assindustria Venetocentro. «L’ultimo decreto del governo sembra essere oggettivamente sproporzionato. Condividiamo l’esigenza prioritaria di contenimento dell’emergenza sanitaria. Ma contestiamo duramente l’improvvisazione e l’imprudenza con cui ieri è stata gestita la definizione del decreto con il rincorrersi di bozze e indiscrezioni che hanno creato disinformazione e allarme nella comunità veneta e nazionale
». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino