Coronavirus, per il fisico Davide Bassi, ex rettore dell’Università di Trento, i ritardi nell’estendere i tamponi sono costati vite e ricoveri....
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In Veneto, ricorda Bassi, il primo focolaio del virus a Vo' Euganeo ha comportato il completo isolamento e tutta la popolazione è stata tracciata: così si è scoperto che il 75% delle persone erano asintomatiche, ma portatrici del virus, e si è proceduto alla quarantena. E i risultati, sottolinea l'ex rettore dell’Università di Trento, si sono visti, mentre nelle altre Regioni in quel momento i test venivano effettuati solamente ai gravemente sintomatici o alle persone decedute eseguendo tamponi post mortem.
Quindi, è la conclusione di Davide Bassi, anche le altre Regioni avrebbero dovuto fare i tamponi almeno a tutti i medici, infermieri e operatori sanitari, dato che la diffusione aveva intaccato gli ospedali.
Il Gazzettino