Posto di blocco per fermare i "vacanzieri" in arrivo nelle seconde case

Posto di blocco della polizia lungo la statale Alemagna verso Cortina d'Ampezzo
Un posto di blocco della polizia deve fermare l’arrivo di vacanzieri a Cortina, in questo periodo di emergenza sanitaria. Lo chiede Giorgio Da Rin, capogruppo di minoranza...

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Un posto di blocco della polizia deve fermare l’arrivo di vacanzieri a Cortina, in questo periodo di emergenza sanitaria. Lo chiede Giorgio Da Rin, capogruppo di minoranza in consiglio comunale, che affianca la posizione espressa dal sindaco Gianpietro Ghedina.


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Dopo la videoconferenza coordinata dalla prefettura di Belluno, con le forze dell’ordine e i sindaci delle località turistiche più frequentate, per studiare le mosse che possano fermare l’arrivo in montagna di altre persone, dalle città, anche Da Rin si rivolge ad Adriana Cogode, prefetto di Belluno: «Ho ricevuto svariate segnalazioni di continui arrivi, specialmente nelle ore notturne, ma non soltanto. Vista la proroga del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, sino al 13 aprile, che comprende dunque la Pasqua, ho il forte timore che questi arrivi aumentino ancora, proprio per la volontà di trascorrere qui la festività, insieme ai parenti.

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Per questo sono a chiedere di istituire un posto di blocco permanente sull’Alemagna, all’ingresso a Cortina». Il consigliere Da Rin sollecita altre azioni, come deterrente: «Molte persone, residenti e non, non ottemperano al decreto, anche durante la quotidianità. Questo è in parte dovuto al fatto che ad oggi non è apparsa su media locali notizia di alcuna sanzione, da parte delle forze dell’ordine. In tutta onestà, non so se tali sanzioni siano state fatte o meno, ma credo sarebbe un ottimo deterrente mettere a conoscenza i cittadini del fatto che, oltre alla presenza di forze dell’ordine sul territorio, c’è un reale rischio economico e di denuncia a fronte del mancato rispetto del decreto. Capisco la difficoltà ad operare in questo momento storico e vi ringrazio dello sforzo costante». 

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Il Gazzettino