Assalto ai supermarket: a Cortina anche i turisti fanno il pieno di scorte

Una turista con la colf che l'aiuta a portare la spesa
CORTINA - I reparti alimentari dei negozi di Cortina sono presi d’assalto, per fare scorte di derrate. Accade nei supermercati, ma anche nelle botteghe più piccole,...

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CORTINA - I reparti alimentari dei negozi di Cortina sono presi d’assalto, per fare scorte di derrate. Accade nei supermercati, ma anche nelle botteghe più piccole, ai banchi della frutta e del pane. Oggi probabilmente succederà al mercato nel piazzale della stazione. Ad accaparrarsi vivande di ogni genere non sono i residenti, bensì gli ospiti, i turisti. Le comperano e le caricano in auto per portarle in città, al rientro dalle vacanze, nella paura di non trovare più nulla nei loro soliti supermercati, svuotati in questi giorni. I furgoni degli empori fanno la spola verso le ville, gli appartamenti, gli alloggi dei vacanzieri, per le consegne a domicilio. Altri acquirenti escono dai negozi con pesanti sporte in mano, aiutati da collaboratori domestici. Nei carrelli, alle casse, si può osservare ogni genere di prodotto, dal pane alla pasta, il latte, scatolame, prodotti non deperibili. Ci sono però anche i surgelati, che pure finiranno per scongelarsi, nel viaggio. «Io rientro a Bologna mercoledì, per la scuola dei figli, e voglio essere tranquilla», commenta una turista dal fornaio. «Io non ho di questi problemi e mi fermo qui sino a metà mese, al 15 marzo», ribatte l’amica. L’aspetto singolare è che affollano a centinaia i corridoi fra gli scaffali, si accalcano in coda alle casse, ansimano e tossiscono negli spazi angusti, accanto ad altri clienti italiani e stranieri, di ogni provenienza, a dispetto del timore per la diffusione del contagio. Una commessa del posto commenta quello che sta succedendo così: «E’ peggio che a Natale. Non si avventano così sulla merce neanche quando arrivano per le vacanze e devono fare le scorte nelle case. Comperano persino grosse confezioni di acqua minerale, da portare in pianura. Così alla fine ne avranno fatti di chilometri, tutti quei prodotti».
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Il Gazzettino