Assembramenti? Picnic in luoghi isolati? Escursioni sui sentieri? Nulla sfuggirà, da oggi, ai controlli della polizia locale di Auronzo che si affida anche ai droni per...
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«L’Amministrazione comunale – spiega il Comune di Auronzo in una nota diffusa ieri - ha deciso di mettere in campo questa innovativa forma di verifica del rispetto di decreti e ordinanze perché garantisce, grazie alla possibilità di osservare un’ampia zona del territorio dall’alto, di individuare eventuali assembramenti in maniera veloce e dirigere la pattuglia della polizia locale esattamente dove serve. Questo per ottimizzare le risorse e garantire il risultato in uno dei comuni più vasti della Regione Veneto, con ben 220 chilometri quadrati di estensione».
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L’apparecchio che sorveglia dal cielo, già in funzione, riesce a fornire in tempo reale su cellulare le immagini di ciò che sta riprendendo. «I controlli effettuati dalla polizia locale – prosegue la nota del comune di Auronzo - si aggiungono a quelli effettuati dagli uomini delle forze dell’ordine della stazione dei carabinieri di Auronzo, della tenenza della guardia di finanza di Auronzo, del comando dei carabinieri forestali di Vigo. In queste settimane i controlli hanno interessato strade e piazze, ma anche i sentieri di montagna e le piste da sci di Misurina dove qualcuno, incurante delle disposizioni governative, ha pensato di avventurarsi per praticare lo sci alpinismo. Ai cittadini il Sindaco Tatiana Pais Becher chiede di fare uno sforzo collettivo e di rispettare le norme: anche oggi (ieri per chi legge ndr) erano ancora numerosi coloro che passeggiavano o correvano incuranti sul lungolago di Auronzo».
I droni infatti sono l’ultima frontiera dei controlli, messi in campo da diverse amministrazioni in Italia (nel Bellunese Auronzo è la prima). Servono per beccare e rispedire a casa chi non osserva le limitazioni agli spostamenti, perchè nonostante i molteplici appelli, le maxi-multe e la rete capillare di controlli messi in atto con un vero e proprio esercito di forze dell’ordine c’è ancora chi esce e si muove non certo per necessità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino