Arrestato spacciatore, prima udienza in videoconferenza dalla caserma

La caserma dei carabinieri di Montecchio Maggiore
MONTECCHIO MAGGIORE - Per la prima volta in provincia di Vicenza si è tenuta, nel pomeriggio di oggi (giovedì 19 marzo), l’udienza di convalida...

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MONTECCHIO MAGGIORE - Per la prima volta in provincia di Vicenza si è tenuta, nel pomeriggio di oggi (giovedì 19 marzo), l’udienza di convalida e successivo rito direttissimo a carico di una persona arrestata, direttamente presso una caserma dei carabinieri, in collegamento telematico con il Tribunale berico.


La seduta, infatti, si è tenuta "da remoto", secondo le linee dettate nello specifico Protocollo promosso dal Tribunale di Vicenza, in ossequio alle normative connesse con le misure emergenziali volte a mitigare e prevenire il fenomeno epidemico da Covid-19, sottoscritto proprio oggi dal Presidente del Tribunale, dal Procuratore reggente, dal Presidente dell’Ordine degli avvocati, dal Presidente della Camera penale e dalle forze dell’ordine del territorio berico. Prima esperienza pratica, dunque, per questa nuova modalità esecutiva del percorso giudiziario, tenuta a battesimo proprio nella caserma di Montecchio Maggiore, protagonisti dell’attività di polizia giudiziaria, alla base del procedimento.

Nella serata di ieri, infatti, i militari della tenenza castellana, nel corso dei consueti servizi di pattugliamento del territorio di loro competenza, ulteriormente incrementati di recente in relazione alle misure emergenziali in atto, hanno sorpreso un extracomunitario intento a spacciare eroina. Alla vista dei militari lo straniero, risultato poi essere un 27enne nigeriano, regolare in Italia, I.G., domiciliato a Montecchio Maggiore, disoccupato e pregiudicato, si è dato alla fuga, ma è stato bloccato poco dopo dai carabinieri con i quali ha ingaggiato una colluttazione, nel corso della quale uno dei è rimasto contuso. Il giovane è stato immediatamente perquisito e trovato in possesso di due involucri, contenenti eroina, per un peso di 1,2 grammi e oltre  100 euro in contanti.
Durante la perquisizione nel suo domicilio è stato rinvenuto, oltre al materiale per il confezionamento, circa 2 g di marijuana ed ulteriori 380 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dello spaccio.

Al termine delle operazioni e degli accertamenti l’arrestato, ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato trattenuto, nelle camere di sicurezza della tenenza di Montecchio, in attesa dell’udienza di convalida, tenutasi, come detto, quest’oggi in videoconferenza. Il giudice ed il pubblico ministero hanno disciplinato le fasi del procedimento e comunicato alle parti, tutte presenti nel presidio dell’Arma, le loro richieste e decisioni, collegandosi direttamente dal palazzo di giustizia.

Per la cronaca, il cittadino nigeriano è stato condannato, dal giudice Matteo Mantovani, alla pena di 10 mesi di reclusione, comprensiva anche della sanzione per la violazione dell’art. 650, non avendo osservato le disposizioni del decreto emergenziale. Al termine dell’udienza è stato quindi rimesso in libertà per l’intervenuta sospensione della pena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino