TREVISO In fila a giusta distanza da prima delle 8 del mattino nelle piazze del centro. Anziani soprattutto. E stranieri. La maggior parte già con la propria mascherina e...
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LE SPIEGAZIONI
I volontari consigliavano di segnare l'interno per indossarla sempre nello stesso verso. La domanda più frequente? «Se si può lavare. E no, non si lava». Ma non sono mancati i delusi: «Erano convinti di aver diritto a un pacchetto di mascherine non a una sola. Comunque abbiamo spiegato loro che ci saranno altre distribuzioni». Settecento quelle consegnate nella sola postazione di piazza della Vittoria. Il sindaco Mario Conte in mattinata ha passato in rassegna tutti i presidi confrontandosi con volontari e trevigiani.
I CHECK POINT
Nel pomeriggio la distribuzione si è svolta in check point destinati alle sole auto. A Sant'Artemio è stata creata una serpentina per fluidificare il transito: le mascherine sono state consegnate direttamente nell'abitacolo dal finestrino. Il parcheggio dell'attuale provincia è separato da aiuole: l'ingresso è avvenuto a sinistra. Per disciplinare la consegna si è optato per i controlli a campione. Gli agenti hanno fotografato alcune targhe facendo i controlli. Non si è utilizzato il lettore. «Il boom iniziale si è avuto dalle 14 alle 16 - confermano i volontari - poi il flusso è scemato ed è stato gestito senza difficoltà». Altro punto di distribuzione Prato della Fiera, poi in Dogana. A Monigo, nel parcheggio di fronte all'ingresso dello stadio, il tragitto è stato diviso con doppia fila e consegna parallela.
LE PERPLESSITÀ
Perplesso un cittadino. «Senza la richiesta di documento, semplicemente con la targa, salta il vincolo di una mascherina a nucleo perché chi ha più auto può fare più giri e recuperarne di più». Il sindaco, a sera, si è detto soddisfatto di come ha marciato la macchina della protezione civile. In tutta la giornata consegnate 12.500 mascherina nei quartieri, 2.500 in centro e mille portate ad anziani e categorie protette. «Nessun assembramento, consegna fluida. La distribuzione è avvenuta con ordine e velocità. Protezione Civile, Alpini e Polizia Locale presidiano e controllano i vari check point dove le auto, anche grazie alla collaborazione dei cittadini, sfilano via in tutta sicurezza. Grazie infinite ai trevigiani per l'enorme senso civico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino