Lo studio: «Il coronavirus colpisce in modo più pesante chi è già stato infettato»

foto di repertorio
TREVISO - Il coronavirus colpisce in modo più pesante chi è già stato infettato. Non necessariamente dallo stesso Covid-19, ma anche dai virus che causano il...

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TREVISO - Il coronavirus colpisce in modo più pesante chi è già stato infettato. Non necessariamente dallo stesso Covid-19, ma anche dai virus che causano il normale raffreddore o l’influenza stagionale. Colpa degli anticorpi boomerang. E proprio questi potrebbero spiegare lo tsunami visto nel nord Italia. È l’ipotesi avanzata da un gruppo di ricercatori italiani, Luca Cegolon e Sandro Cinquetti, per l’Usl della Marca, assieme a colleghi di Londra, Ginevra, Padova, Trieste e Sassari, in un articolo pubblicato sulla rivista internazionale British Medical Journal Global Health. Nasce da qui l’idea di dar vita a un registro per monitorare medici, infermieri, operatori sociosanitari e donatori di sangue entrati in contatto con il coronavirus. L’obiettivo è scovare il prima possibile eventuali anticorpi boomerang. Vengono chiamati così quelli che potrebbero rendere una seconda infezione da Covid-19 ancora più pesante della prima. Invece di proteggere dalle reinfezioni, in sostanza, potrebbero addirittura allearsi con lo stesso virus. Il rischio è legato al fenomeno immunologico riconosciuto come Antibody dependent enhancement.


IL TIMORE Stando all’ipotesi avanzata, l’immunità non potrebbe di fatto essere totale. E di conseguenza anche la strada per individuare un vaccino sarebbe tortuosa. L’Usl si sta preparando a ogni scenario, sia nell’organizzazione degli ospedali che sul piano della ricerca. Tutti si augurano che la temuta seconda ondata tra l’autunno e l’inverno non arrivi mai. Ma non si abbassa la guardia di un solo centimetro e non si vuole lasciare nulla di intentato.


LE DIFFERENZE «I coronavirus umani, ce ne sono sette differenti ceppi, fra cui quelli del comune raffreddore, sono noti per causare reinfezioni, indipendentemente dalla presenza di immunità - spiega Cegolon - questo accade regolarmente con il raffreddore, ma anche con la Sars del 2003 e con la Mers (sindrome respiratoria mediorientale, ndr)». «Per la Sars e la Mers è stato identificato un fenomeno immunologico riconosciuto come Antibody Dependent Enhancement, Ade, scatenato da reinfezioni: l’immunità umorale non protegge dalle reinfezioni ma può addirittura diventare un boomerang – specifica – l’Ade nella Sars e nella Mers (cioè il meccanismo degli anticorpi boomerang, ndr) presenta caratteristiche molto simili al quadro clinico dei casi severi e critici di Covid-19. Il fenomeno immunologico, inoltre, potrebbe essere innescato non solo da una precedente infezione da Covid.19 ma anche da precedenti infezioni da parte di altri virus respiratori». Compresi quelli che spaventano meno, come nel caso del raffreddore e della normale influenza. 
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Il Gazzettino