PADOVA - «Per affrontare l'emergenza Coronavirus nasce l'alleanza salva spesa made in Italy con agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale che si...
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L'INTESA
«Finalmente una buona notizia dopo un mese di emergenza coronavirus afferma Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova -. L'intesa arriva dopo aver ribadito più volte ai tavoli istituzionali l'importanza strategica di sostenere il patrimonio agroalimentare. Queste sono le prime adesioni da parte dei marchi della grande distribuzione e contiamo, già nei prossimi giorni, di allargare la coalizione con altri importanti player anche a livello locale. Intervenendo subito con campagne promozionali come #mangioitaliano».
Accordi e patti come questi, spiega Bressan, tutelano una filiera allargata dai campi agli scaffali fino alla ristorazione che vale, a livello provinciale, oltre 8 miliardi di euro su un totale regionale 44 miliardi di euro, e assicura l'approvvigionamento di cibo all'intera popolazione.
L'APPELLO
Ogni giorno 3,6 milioni di lavoratori, dice ancora Coldiretti, coltivano, allevano, trasformano, trasportano e distribuiscono tutti i prodotti alimentari di cui il Paese ha bisogno. Prodotti che i consumatori trovano sempre a loro disposizione sugli scaffali. Anche in questi momenti di emergenza la catena produttiva, logistica e distributiva è riuscita a garantire i beni necessari per tutte le famiglie italiane. «Il modo per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio e forte senso di responsabilità è uno solo: ogni volta che puoi chiedi e compra prodotti italiani. Noi dal canto nostro faremo la nostra parte. Vigilando insieme che lungo tutta la filiera sia premiato e valorizzato chi adotta pratiche commerciali corrette e trasparenti. Ed escludendo e denunciando chiunque possa pensare in un momento così delicato di speculare o approfittare di situazioni di carenza o di eccesso di prodotto abbassando il prezzo ingiustificatamente sui prodotti più richiesti».
LA RICHIESTA«Chiediamo al Governo e alle autorità pubbliche di aiutarci nel lavoro di rifornire gli italiani dei beni essenziali, con provvedimenti semplici e chiari che permettano con la massima sicurezza possibile la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo. Per questi obiettivi faremo tutti gli sforzi necessari e invitiamo tutte le altre organizzazioni dell'agroalimentare ad aderire a questi impegni e ad unirsi a noi in questa battaglia fatta nell'interesse di una filiera virtuosa, dei cittadini italiani e più in generale del nostro meraviglioso Paese». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino