Insegnanti positivi, il dirigente chiude le scuole di ogni grado di quattro paesi

La scuola media di Castelnovo Bariano, chiusa per la positività di docenti
CASTELMASSA - Scuole secondarie di primo grado chiuse fino a data da destinarsi. Questa la lapidaria comunicazione («Seguiranno più dettagliate in seguito»)...

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CASTELMASSA - Scuole secondarie di primo grado chiuse fino a data da destinarsi. Questa la lapidaria comunicazione («Seguiranno più dettagliate in seguito») apparsa l’altra sera sul sito dell’istituto comprensivo di Castelmassa, che, oltre al paese capofila, include anche le “medie” di Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano (è, infatti, il comprensivo più grande del Veneto). Tutte e quattro le scuole (oltre alla classe quarta della primaria di Castelnovo) resteranno quindi chiuse fino a nuovo ordine. Da oggi, la chiusura ha poi toccato anche la scuola dell’infanzia di Castelmassa. 

DECISIONE DIFFICILE
Una difficile decisione, per il dirigente scolastico Stefano Stagi. Il neo capo d’istituto è di Lucca: è pendolare e, anche quando non presente fisicamente in provincia di Rovigo, lo è da remoto, in contatto continuo con i docenti polesani e con Stefania Galeotti, che lo precedeva nell’incarico. All’origine della chiusura ci sarebbe il caso di un docente risultato positivo al covid al quale, nella giornata di ieri, se ne sarebbero aggiunti altre tre, impegnati in diverse scuole del comprensivo. Una mossa meramente cautelativa, quindi, pur nella sua drasticità. E l’effetto domino della chiusura delle scuole si è naturalmente abbattuto anche sui servizi collaterali: scuolabus, mense, doposcuola. Da oggi dovrebbero tenersi i tamponi rapidi per tutti (alunni, docenti, personale Ata), a scaglioni, al mercato coperto di Castelmassa, dove un’unità Usca effettuerà i test. 
Se qualche soggetto dovesse risultare positivo, si procederà poi al tampone molecolare. I genitori degli alunni, pur nei tempi ristretti della comunicazione da parte del comprensivo, hanno perlopiù dimostrato di capire la situazione: «Mi sono stati chiesti numerosi chiarimenti – spiega il sindaco castelnovese Massimo Biancardi – ma le famiglie si sono rivelate comprensive. Se la situazione, al momento, è tutto sommato sotto controllo, lo dobbiamo alla sinergia tra sindaci, istituto comprensivo e Ulss». 

LA SITUAZIONE
Va ricordato che, al momento, i casi di covid nel comune castelnovese sono una ventina (pur riconducibili a 5 o 6 nuclei famigliari) e una situazione simile si ha, ad esempio, a Castelmassa: «Tutto funziona -sottolinea Biancardi - sia grazie all’attività dell’Ulss che a quella dei medici di base. L’amministrazione fa anche supporto, dai controlli incrociati con le anagrafe per rintracciare i contatti, in poi. Chiamo personalmente tutte le persone in isolamento per sapere se abbiano bisogno. Gruppi come la nostra Pro Loco e Protezione Civile Altopolesine coordinata da Paolo Antonini ci aiutano per le consegne della spesa e dei farmaci a domicilio». 


Serena, nonostante tutto, anche la vicesindaca di Castelmassa Roberta Azzolini, coinvolta “emotivamente” anche come docente: «Da insegnante di scuola primaria, ieri mi sono trovata sommersa di domande da parte dei miei piccoli alunni che, giustamente, sono venuti a scuola preoccupati, non vedendo molti dei loro compagni di classe. Qualche genitore, che magari ha anche un figlio alla secondaria, ha infatti preferito lasciare a casa pure i fratellini che frequentano la primaria». Se i numeri dovessero restare bassi, si potrebbe ipotizzare un ritorno in classe già da lunedì.
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Il Gazzettino