Case di riposo, 140 morti ma il contagio cala: 90 positivi su 4.500 ospiti

Case di riposo, 140 morti ma il contagio cala: 90 positivi su 4.500 ospiti
PADOVA - Scende il contagio nelle case di riposo dell’Ulss 6 Euganea, attualmente sono solo 90 gli anziani ancora positivi al Covid-19 su una platea di circa 4.500 ospiti a...

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PADOVA - Scende il contagio nelle case di riposo dell’Ulss 6 Euganea, attualmente sono solo 90 gli anziani ancora positivi al Covid-19 su una platea di circa 4.500 ospiti a Padova e provincia. Le Rsa con la più alta concentrazione di positivi sono quelle di Camposampiero, Cittadella, Galzignano e Bovolenta. I dati sono stati presentati ieri durante la diretta facebook trasmessa dalla direzione dell’Ulss 6 Euganea, incentrata sulla fase 2 e sulla ripresa delle attività in sanità. «La riapertura chiede molta cautela perché il virus non è sparito – ricorda il direttore generale, Domenico Scibetta -. A Schiavonia sono assistiti ancora 27 pazienti Covid, mentre negli ospedali di comunità altri 21. Ciò significa che stiamo trattando 48 pazienti affetti dal virus. La chiarezza dei numeri comunica che non è cessata l’emergenza, anche se il contagio è meno frequente. L’appello ancora una volta è al senso di responsabilità, a partire dall’uso della mascherina fino al rispetto del distanziamento sociale. Dall’inizio dell’emergenza in provincia di Padova abbiamo effettuato quasi 143mila tamponi, di cui 20mila al personale dipendente. I tamponi eseguiti nelle case di riposo sono 9.600: un risultato importante, che ha contribuito in maniera sostanziale ad individuare i contagiati, sia sintomatici che asintomatici, e a contenere l’epidemia».


ANCORA 4 DECESSI
L’ultimo report emesso da Azienda Zero registra quattro decessi legati al Covid-19 tra ieri e domenica pomeriggio e un nuovo caso in provincia di Padova. Dal 21 febbraio sono stati contagiati 3.915 padovani, i decessi arrivano a 271. Ieri se n’è andata Santa Sguotti, 93 anni, originaria di Conselve, era ospite alla Sereni Orizzonti di Bovolenta. Scende a 301 il numero dei positivi (-6 in 24 ore), mentre sale a 3.343 il numero dei negativizzati virologici (+3). Stabile a 355 il dato sui padovani in isolamento domiciliare. Cala di due il numero di ricoverati nelle strutture ospedaliere, attualmente sono degenti 39 pazienti positivi. Tornando alle case di riposo, finora sono deceduti 140 ospiti a causa del Sars-CoV-2. Tanti altri però hanno vinto la malattia: ben 355 anziani hanno contratto il virus, ma sono riusciti a guarire negativizzandosi. Gli istituti che presentano casi di positività sono: Bonora di Camposampiero, Cra di Cittadella, Don Maran di Villafranca, Residenza al parco a Galzignano, Scarmignan a Merlara (solo tre), centri servizi di Monselice e Bovolenta, Ira e Maria bambina a Padova, Galvani a Pontelongo.

«VERSO LA NORMALITA'»

«Il trend è in diminuzione – aggiunge Paolo Fortuna, direttore dei servizi sociali -. Le case di riposo stanno tornando lentamente alla normalità. Nel frattempo siamo al lavoro per aggiornare il piano di sanità pubblica. Progressivamente apriremo anche i centri diurni per i disabili e quelli dedicati alla salute mentale, con un progetto organizzativo specifico su ogni singola struttura. Stiamo portando avanti anche la riapertura dei consultori, sempre in sicurezza per operatori e utenti». Dal 4 maggio gli ospedali sono entrati nella fase 2, riattivando i servizi bloccati a seguito dello scoppio della pandemia. Nell’ultima settimana l’Ulss 6 ha erogato 8mila prestazioni ambulatoriali, altrettante sono già state programmate per i prossimi giorni. «Circa 7mila persone ogni giorno telefonano al call center per prenotare – fa sapere Patrizia Benini, direttore sanitario –. In Ulss sono state riattivate le commissioni patenti e invalidi e sono garantite le vaccinazioni pediatriche. Facendo un focus su Schiavonia, l’attività chirurgica sta tornando a regime: presto avremo 100 posti letto totali dedicati. Questo perché siamo riusciti a concentrare i pazienti Covid in un unico blocco. Nei prossimi giorni decideremo per l’apertura di pronto soccorso e cardiologia».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino