L'epidemia ha "sottratto" 1,2 milioni di pellegrini alla Basilica del Santo

La Basilica del Santo a Padova
PADOVA - Tra marzo e maggio, quando i flussi resteranno fermi o molto bassi per effetto del coronavirus, la Basilica di Sant'Antonio di Padova arriverà a...

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PADOVA - Tra marzo e maggio, quando i flussi resteranno fermi o molto bassi per effetto del coronavirus, la Basilica di Sant'Antonio di Padova arriverà a perdere circa 1,2 milioni di pellegrini, per un danno economico di circa 150 mila euro (su un totale di circa 500 mila euro all'anno). A fare la stima è padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica. «Di solito i pellegrinaggi ci portano circa 4 milioni di fedeli all'anno, di cui 400 mila ogni mese in primavera - spiega padre Svanera - L'aumento delle visite inizia a marzo e si conclude il 13 giugno con la festa di Sant'Antonio. Quest'anno poi il tempo è stato meraviglioso, e quindi a Pasqua avremmo avuto tantissima gente». Sempre nei mesi primaverili, le offerte dei pellegrini (gestite direttamente dalla delegazione Pontificia) valgono circa 50 mila euro al mese: «Tutti soldi - dice il direttore della Basilica - che servono a pagare venti addetti e a tenere in piedi un complesso imponente come il nostro, che richiede grandi spese anche per i piccoli interventi. Solo per fare un esempio, l'ultima riparazione delle grondaie ha richiesto un'impalcatura da 150 mila euro».
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Il Gazzettino