Il problema dei figli a casa? Azienda offre la baby sitter alle dipendenti

Il problema dei figli a casa? Azienda offre la baby sitter alle dipendenti
VICENZA - Con le scuole italiane chiuse per l'emergenza Coronavirus l'accudimento dei figli è diventato un problema soprattutto per quelle coppie in cui entrambi i...

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VICENZA - Con le scuole italiane chiuse per l'emergenza Coronavirus l'accudimento dei figli è diventato un problema soprattutto per quelle coppie in cui entrambi i genitori lavorano. Così un'azienda del Vicentino, la Euronewpack di Thiene, attiva nel settore degli imballi, è intervenuta, in tempi rapidissimi, con un progetto di welfare a favore soprattutto delle mamme lavoratrici, offrendo gratis un servizio privato di baby sitter, o meglio di assistenza totale, per i bambini dei loro dipendenti. Lo ha deciso oggi (venerdì 6 marzo) il Cda di Euronewpack, presieduto da Daniela Pendin. 


«La nostra azienda - spiega la signora Pendin - ha 77 dipendenti, delle quali circa metà sono donne, la maggior parte giovani con uno e in alcuni casi anche due figli piccoli. A fronte di una situazione come questa abbiamo deciso di offrire a loro la possibilità di una continuità lavorativa, nel pieno rispetto del diritto al lavoro e della serenità familiare: per il servizio l'azienda abbiamo contattato uno studio di professioniste, con il quale abbiamo deciso di utilizzare tre persone contemporaneamente: un'insegnante, una psicologa e una logopedista, che quindi potranno seguire i ragazzi anche nei compiti che dovrebbero fare a casa».

«E' una decisione - aggiunge la titolare della Euronewpack - che abbiamo preso nonostante le difficoltà legate a questa emergenza sanitaria, che incideranno a livello economico anche sulla nostra azienda. I bambini, di età compresa tra l'asilo e le scuole elementari, saranno suddivisi in gruppi diversi e collocati in una struttura, distante pochi minuti dall'azienda, dotata di varie stanze per evitare eccessivi contatti. Ogni mamma andrà a prenderli per il pranzo e poi alla sera alla fine del turno di lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino