Meno 72,6%. Un dato che in altri tempi, quelli dell'autostrada intasata per i lavori della terza corsia o delle partenze intelligenti nel periodo dell'esodo agostano,...
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CROLLO VERTICALE
Sta di fatto che, come annunciato ieri da Autovie, la scorsa settimana i mezzi transitati sulla propria rete (che comprende la Venezia-Trieste e la Palmanova-Tarvisio) sono stati 237.774. Un mese fa il traffico automobilistico e di mezzi pesanti era stato di 869.192 veicoli. Il tracollo è dovuto soprattutto alla scomparsa del traffico privato, in base alle restrizioni legate al divieto di spostamenti per evitare la diffusione del contagio. Ma in termini economici pesa forse i più il drastico taglio di mezzi pesanti dalla rete di Autovie Venete. Se si confronta la scorsa settimana con lo stesso periodo dello scorso anno, si è passati da 259.653 Tir a 153.853. Oltre centomila mezzi pesanti letteralmente spariti per la serrata di impianti produttivi costretti loro malgrado a bloccare la produzione, ma anche a causa della chiusura dei confini con Austria e Slovenia che hanno creato di fatto un cordone sanitario con l'Italia. Il calo dei transiti, da metà febbraio a oggi, è stato continuo, e nelle ultime settimane è letteralmente precipitato, parallelamente con l'inasprirsi delle limitazioni agli spostamenti.
«I mezzi in transito attualmente - si legge in una nota di Autovie - per la maggior parte trasportano prodotti indispensabili, dal carburante, all'ortofrutta, dal latte alle derrate alimentari, ma pure pezzi di ricambio o rifornimenti per le imprese che devono continuare a funzionare per garantire i servizi essenziali».
PASSANTE DESERTO
Anche per Cav, la concessionaria che gestisce la tratta Venezia-Padova e il Passante di Mestre, marzo 2020 passerà alla storia come il mese del grande freddo, viabilisticamente parlando. Il calo dei transiti ha superato il 40%: un trend cominciato a febbraio con le prime restrizioni e proseguito inesorabilmente fino ad ora «con punte medie giornaliere - fonte Cav - che superano l'80% di veicoli in meno rispetto allo scorso anno». Complessivamente i flussi di traffico riferiti al mese di marzo avevano visto lo scorso anno il transito di 3.935.849 veicoli, contro i 2.209.701 registrati negli ultimi 20 giorni di quest'anno, con una perdita di 1.726.148 veicoli. Roba da mandare in pensione i notiziari sul traffico cui ogni giorno, in altri tempi, si aggrappavano gli automobilisti per sapere quando mettersi alla guida. Ora sedersi al volante è diventato una necessità, per chi è autorizzato, o un lusso per pochi che forse cominceranno a rimpiangere il tempo delle code.
Alberto Francesconi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino