TREVISO I bambini non possono ancora andare a scuola. Ma le maestre ora possono andare a trovare i bambini. Dopo il via libera agli spostamenti, frutto dell’allentamento...
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LA SORPRESA
Si è deciso di procedere così per non imbrigliare in alcun modo le emozioni che avranno nel rivedere la propria maestra dopo tre mesi. «L’ultimo periodo è stato molto faticoso – spiega Giovanna Schiavon, direttrice dell’asilo – la strada delle video-conferenze non si è rivelata praticabile. Abbiamo provato a star vicino ai bambini attraverso dei video. E ora dalle stesse maestre è nata l’idea di andarli a trovare a casa«. Non per fare qualche lezione, ma per salutarli di persona. Le insegnanti si accorderanno con le famiglie per incontrarli all’aria aperta. Ci sarà anche un regalo: un cuore con un messaggio per ogni piccolo, scritto direttamente dalla maestra, e del cioccolato. Il tutto, ovviamente, rispettando alla lettera le misure anti-contagio. «Non si può pensare di vedersi solo attraverso uno schermo, in particolare con bambini dai tre ai sei anni. E così abbiamo deciso di andarli a trovare a casa, uno per uno – fa il punto Chiara Piovesan, una delle tre maestre – a questa età non manca la didattica, questa è sostanzialmente marginale. A questa età ciò che manca sono i rapporti umani. I rapporti con noi maestre così come quelli con i compagni. La nostra idea è di ritrovarsi per fare una chiacchierata, in piena libertà, ricominciando a intessere questi rapporti».
LE PRESCRIZIONI
Gli incontri dureranno una ventina di minuti, anche se ovviamente non c’è alcun limite tassativo. Con le famiglie sono già stati presi degli accordi chiari. Le maestre manterranno sempre la distanza anti-contagio dal bambino, indossando la mascherina e tutto quello che è necessario per scongiurare qualsiasi eventuale rischio di trasmissione del coronavirus. I genitori saranno chiamati a collaborare per fare in modo che il piccolo faccia lo stesso. «Purtroppo non è consentito abbracciarsi – dicono le insegnanti – ma troveremo sicuramente il modo di stare bene insieme». Proprio per lasciare ai bambini la massima libertà, la scuola ha chiesto alle famiglie di non scattare foto e di non registrare video dell’incontro: si tratta di un momento prezioso e intimo che va semplicemente vissuto appieno. E non è tutto. La scuola dell’infanzia di Santa Bona, presieduta dal parroco don Federico Testa, sta anche valutando la possibilità di ritrovarsi con i bambini del terzo anno per un saluto finale, per scattare la foto di fine anno e magari anche per consegnare ai piccoli un diploma che attesti che hanno portato a termine l’asilo. Serve uno spazio ampio per garantire le distanze. Si sta pensando al campo sportivo di Santa Bona. «Stiamo valutando delle ipotesi – conclude Chiara Piovesan – alla fine troveremo un modo per riuscire a salutare il gruppo che alla fine di quest’anno uscirà dalla scuola dell’infanzia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino