PADOVA - Una crack da 30 milioni di euro per oltre mille agriturismi presenti in Veneto. Senza le classiche gite di primavera e le famiglie costrette a rimanere chiuse tra le mura...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel rispetto delle ordinanze, secondo le regole del buon vicinato, in base ai regolamenti condominiali in terrazza o sul balcone, negli spazi verdi di proprietà evitando gli assembramenti sarà possibile comunque ricreare l’atmosfera di una giornata all’aria aperta ai tempi del coronavirus. «Sono 85 i cuochi contadini - ricorda Diego Scaramuzza presidente regionale e nazionale di Terranostra - al lavoro per preparare il tradizionale menù della gita fuori porta: grigliata mista, polenta e patate arroste e nell’agribag frittate con erbette, asparagi e uova. Da rilevare che il pasto viene ordinato come espressione di un dono da nonni ai nipoti, dai genitori ai figli per regalare l’effetto di un pranzo o cena in agriturismo» - conclude Diego Scaramuzza impegnato anche lui come i suoi colleghi nelle consegne porta a porta adottando le misure di sicurezza imposte.
Sui Colli Euganei sono decine gli agriturismi impegnati in particolare in questi giorni nella consegna a domicilio dei piatti della tradizione padovana e veneta, pronti per essere consumati in famiglia. Un'attività che ormai prosegue da due mesi e che ora, in seguito all'Ordinanza della Regione del 24 aprile, permetterà anche la vendita per asporto ai clienti che vorranno passare a ritirare i piatti direttamente in agriturismo. «Stiamo affrontando un periodo difficile - sottolinea Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova, l'associazione agrituristica di Coldiretti - ma i nostri cuochi contadini non si sono persi d'animo e in tanti si sono organizzati per la consegna a domicilio, soddisfando così la voglia di sapori genuini della nostra terra da parte delle famiglie costrette a trascorrere le festività di primavera chiuse in casa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino