Agriturismi, senza gite crack da 30 milioni, ma i piatti della tradizione arrivano a casa

COLDIRETTI Agriturismi in ginocchio in Veneto, ma nel weekend del 25 aprile pranzi consegnati porta a porta
PADOVA - Una crack da 30 milioni di euro per oltre mille agriturismi presenti in Veneto. Senza le classiche gite di primavera e le famiglie costrette a rimanere chiuse tra le mura...

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PADOVA - Una crack da 30 milioni di euro per oltre mille agriturismi presenti in Veneto. Senza le classiche gite di primavera e le famiglie costrette a rimanere chiuse tra le mura domestiche, le perdite sono destinate ad aumentare. E’ quanto stima la Coldiretti, sulla base delle indicazioni di Terranostra, in occasione del ponte del 25 aprile, dedicato tradizionalmente da molti cittadini alle gita fuori porta, in attesa del prossimo inizio della Fase 2 dell’emergenza con la progressiva ripartenza del Paese.

Nel rispetto delle ordinanze, secondo le regole del buon vicinato, in base ai regolamenti condominiali in terrazza o sul balcone, negli spazi verdi di proprietà evitando gli assembramenti sarà possibile comunque ricreare l’atmosfera di una giornata all’aria aperta ai tempi del coronavirus. «Sono 85 i cuochi contadini - ricorda Diego Scaramuzza presidente regionale e nazionale di Terranostra -  al lavoro per preparare il tradizionale menù della gita fuori porta: grigliata mista, polenta e patate arroste e nell’agribag frittate con erbette, asparagi e uova. Da rilevare che il pasto viene ordinato come espressione di un dono da nonni ai nipoti, dai genitori ai figli per regalare l’effetto di un pranzo o cena in agriturismo» - conclude Diego Scaramuzza impegnato anche lui come i suoi colleghi nelle consegne porta a porta adottando le misure di sicurezza imposte. 


Sui Colli Euganei sono decine gli agriturismi impegnati in particolare in questi giorni nella consegna a domicilio dei piatti della tradizione padovana e veneta, pronti per essere consumati in famiglia. Un'attività che ormai prosegue da due mesi e che ora, in seguito all'Ordinanza della Regione del 24 aprile, permetterà anche la vendita per asporto ai clienti che vorranno passare a ritirare i piatti direttamente in agriturismo. «Stiamo affrontando un periodo difficile - sottolinea Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova, l'associazione agrituristica di Coldiretti - ma i nostri cuochi contadini non si sono persi d'animo e in tanti si sono organizzati per la consegna a domicilio, soddisfando  così la voglia di sapori genuini della nostra terra da parte delle famiglie costrette a trascorrere le festività di primavera chiuse in casa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino