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PORDENONE - Il sindaco Alessandro Ciriani l’ha definita «cattiva». E anche «pericolosa». Ma attenzione, stavolta non si tratta di una lite furibonda con un’avversaria politica. La destinataria degli appellativi del primo cittadino di Pordenone è una cornacchia. Diventata minaccia, al punto da meritare un’ordinanza firmata ieri dallo stesso Alessandro Ciriani. Con un’ordine preciso: «Catturatela o abbattetela». Non sarà così semplice, perché anche per poter catturare un volatile un Comune deve sottostare a tutta una serie di regole precise. Ma la “guerra” è iniziata.
I PROBLEMI
Perché il Comune di Pordenone e la sua polizia locale si sono messi a dare la caccia a una cornacchia? E perché ad una in particolare? Qui termina ogni accenno ironico, perché a quanto pare il problema è serio. Anzi, si tratta di una serie di problemi e non di un singolo episodio. Proprio nel testo dell’ordinanza firmata da Ciriani, infatti, si legge che «da diversi mesi», la cornacchia finita nel mirino dell’amministrazione si “divertirebbe” ad attaccare le persone.
IL SEGUITO
Dopo qualche settimana passata tra gli studenti, la cornacchia si è spostata e si è stabilita in una zona residenziale della città. Una donna che vive in quell’area è stata aggredita più volte dal volatile e la stessa cosa è capitata anche ai vicini di casa. L’animale ha infatti costruito un nido e ha un atteggiamento territoriale. L’ordinanza parla di «ferite e abrasioni al capo delle persone prese di mira». La nota è arrivata alla polizia locale e poi al sindaco. Quindi l’ordinanza.
Nel caso specifico, il Corpo forestale regionale non può intervenire, perché si occupa soltanto dei danni all’agricoltura e della protezione della fauna. Qui invece gli obiettivi sono diversi: proteggere le persone, ad esempio. «Sarebbe opportuno - recita l’ordinanza - procedere per gradi e poi percorrere la strada della cattura attraverso soggetti abilitati all’operazione». La soluzione potrebbe essere quella di una gabbia per la cattura e l’eventuale soppressione successiva della cornacchia. È specificata anche la carabina, con potenza inferiore ai 7,5 joule. C’è infine un dettaglio tipicamente burocratico: secondo l’ordinanza firmata dal sindaco Alessandro Ciriani, infatti, spetterebbe alla famiglia che viene attaccata dal volatile controllare il funzionamento della gabbia che sarà installata per la cattura e la successiva soppressione. La residente si è dichiarata disponibile. A patto ovviamente che la cornacchia non la prenda ancora peggio.
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Il Gazzettino