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CORDENONS (PORDENONE) - Probabilmente perché annebbiato dall'assunzione di cocaina perde il controllo dell'auto mentre la sta provando e finisce fuori strada. La vettura va a fuoco, ma il conducente, un 30enne neo-patentato, riesce miracolosamente a mettersi in salvo. È la drammatica sequenza di un incidente, accaduto a Cordenons.
I CONTROLLI
Aveva conseguito la patente da due giorni e stava provando la nuova Fiat Punto. È quanto ha cercato di spiegare il 30enne V.A. , di Spilimbergo, agli agenti della Polizia locale di Pordenone e Cordenons, accorsi in via Battisti dove era stata segnalata un'auto in fiamme. Sul posto stavano già lavorando i vigili del fuoco di Pordenone per spegnere l'incendio. Il personale del 118, dopo aver prestato le prime cure al conducente ferito, avevano deciso di trasferirlo al pronto soccorso con l'ambulanza (era decollato anche l'elisoccorso), ma il suo quadro clinico non era drammatico. Dalla ricostruzione dei vigili il 30enne avrebbe affrontato una curva a forte velocità, perdendo il controllo della Punto e invadendo la corsia opposta. Nella carambola l'auto, ribaltata su un fianco, si era incendiata. Vista la dinamica dell'uscita di strada, i vigili hanno richiesto alcuni test ai medici. È così emerso che il 30enne, oltre neo patentato, era positivo a diverse sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e cannabis.
LE ACCUSE
Il 30enne è stato così indagato per guida sotto l'influenza di stupefacenti.
ALL'AVANGUARDIA
Il comando di polizia locale è sempre più tecnologico. Gli agenti, guidati dal commissario Giovanni Rorato, grazie alla convenzione con Pordenone, dispongono di «Una preparazione uniforme con il perseguimento degli obiettivi congiunti». Le attività di addestramento sono destinate a proseguire. La partnership ha permesso di preparare i vigili di Cordenons a eseguire «Complesse attività legate all'infortunistica stradale, di polizia commerciale e polizia giudiziaria. Il tutto - chiarisce Buna - secondo standard legati alla formazione professionale fornita a livello regionale». E grazie all'adeguamento delle dotazioni tecniche e strumentazioni in uso agli operatori (addestramento al poligono, uso delle armi, strumenti dissuasivi, dotazione per Tso). «Per esempio - precisa Buna - gli agenti stanno imparando a utilizzare il drone, in vista del suo futuro acquisto, che servirà a rilevare gli incidenti stradali e a monitorare le situazioni di degrado sul territorio». L'amministrazione, guardando alla sicurezza, ha predisposto la messa in rete (con Pordenone, Porcia, Roveredo in Piano, Fontanafredda e Zoppola) di sistemi di videosorveglianza con tanto di telecamere in grado di leggere le targhe delle macchine in transito. I dispositivi in questione permetteranno di individuare e inserire in una lista nera le auto oggetto di attività investigative, o verificare macchine rubate, non assicurate o senza revisione. Una sorta di rete, una forma di protezione importante per la città.
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