Coppia bellunese truffa mobilificio, «Siamo in ospedale» e non paga più la consegna

Coppia bellunese truffa mobilificio, «Siamo in ospedale» e non paga più la consegna
VAJONT (Pordenone) - Coppia acquista due camere da letto per rinnovare l'arredamento di casa ma non le paga. Il giudice dispone una perquisizione dell'abitazione per...

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VAJONT (Pordenone) - Coppia acquista due camere da letto per rinnovare l'arredamento di casa ma non le paga. Il giudice dispone una perquisizione dell'abitazione per restituire gli arredi alla ditta di mobili e delega i carabinieri di Maniago che, insieme ai colleghi di Meduno e del Nor della Compagnia di Spilimbergo, eseguono la disposizione della mattina di ieri, venerdì 11 maggio.


La coppia, lui 67 anni originario di Brunico, lei 51 anni, originaria di Gemona, entrambi residenti a Vajont (Pordenone), avevano comprato le due camere nel mobilificio Arredamenti Bortolin di Alano di Piave (Belluno) per un valore di 5.200 euro. 

Una strana urgenza sanitaria Le camere vengono recapitate e montate. Al momento della consegna, però, la coppia dice di non poter essere presente a casa: c'è un'emergenza sanitaria che ha portato entrambi a rivolgersi al personale dell'ospedale. I due chiamano la ditta al telefono e comunicano che, nonostante la loro assenza, gli operai possono montare comunque le camere; la porta è stata lasciata aperta apposta per loro. Gli arredi, poi,  però, non saranno mai pagati, nonostante numerosi solleciti. 

​La ditta presenta denuncia ai carabinieri di Quero (Belluno) che chiedono la collaborazione dei colleghi di Maniago. L'autorità giudiziaria dispone la perquisizione nella casa della coppia, il recupero delle camere e la restituzione alla ditta bellunese che non è mai stata pagata. Al momento dello smontaggio delle camere arrivano tre pattuglie dei militari dell'Arma per evitare disordini. Il mobilio viene caricato su un camion e riportato nella ditta. La coppia, cui è stata notificata l'ordinanza del giudice, è stata denunciata per truffa Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino