Accusata di rissa anche la coppia gay: nessuna aggressione omofoba

IN CENTRO La rissa ripresa dalle telecamere della videosorveglianza
PADOVA - Quella sera del 19 settembre, in pieno centro storico, non si è consumata alcuna aggressione di stampo omofobo ai danni di una coppia di giovani omosessuali. Ma si...

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PADOVA - Quella sera del 19 settembre, in pieno centro storico, non si è consumata alcuna aggressione di stampo omofobo ai danni di una coppia di giovani omosessuali. Ma si è trattato di una rissa esplosa per l’eccessivo consumo di bevande alcoliche, sfociato in una violenta lite per la conquista di una felpa. Del reato di rissa sono stati accusati anche le presunte vittime, i due ragazzi gay, e il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ha chiesto e ottenuto dal giudice per tutte le persone coinvolte alla scazzottata un decreto penale di condanna. Entro quindici giorni è possibile opporsi al procedimento, altrimenti si paga una multa e si evita il processo. 


LE INDAGINI
Nessuno ha pestato Mattias e Marlon, questi i nomi dei due ragazzi gay, dopo averli visti scambiarsi un bacio nelle vicinanze di palazzo Moroni sede del Comune. Gli inquirenti, analizzati le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza e sentiti alcuni testimoni, hanno ricostruito quel venerdì sera tra le piazze del centro. Sia il gruppo formato da quattro ragazzi e una ragazza, e sia la coppia omosessuale, insieme a un paio di amici, hanno folleggiato alzando un po’ il gomito: forse qualche spritz di troppo. I due gruppi, si sono incrociati più volte durante la serata “beccandosi” per futili motivi, ma i cinque non hanno mai insultato le vittime con epiteti di stampo omofobo. Il vero movente dell’aggressione è stato l’alcol: un po’ tutti alterati e la situazione è degenerata. 
IL RACCONTO 

Quel venerdì sera, intorno alle 23.30, secondo quanto raccontato da Mattias agli investigatori, no global ed esponente del Cso Pedro, il gruppo di cinque avrebbe visto lui e il suo compagno scambiarsi un bacio lungo il Listòn, cuore del centro storico, e avrebbe iniziato a gridare frasi contro i gay. Quindi i cinque avrebbero, sempre secondo la versione fornita dal pedrino, iniziato a inseguire lui, il suo amante e i suoi due amici, fino davanti al Municipio dove si sarebbe consumata l’aggressione di stampo omofobo. Ma le indagini invece hanno portato alla luce un’altra verità. Quella sera sul listòn si è consumata una rissa tra giovani sotto l’effetto dell’alcol. I carabinieri della stazione di Prato della Valle, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, dopo avere analizzato le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza e avere sentito alcuni testimoni, hanno appurato come non ci sia stata alcuna aggressione di stampo omofobo. I cinque, quattro ragazzi e una ragazza, non appartengono a nessun gruppo politico di estrema destra, anzi sarebbero più vicini al mondo della sinistra moderata. Agli inquirenti hanno riferito di essere stati offesi dalla coppia omosessuale e dai loro due amici, con la frase «Siete dei fascisti di m...». Insomma, una banale rissa fomentata dall’alcol trangugiato in grandi quantità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino