La coppia di cigni di Ponte Molino sta costruendo il nido: controlli mirati per proteggerli

I cigni di Ponte Molino
PADOVA - La “costruzione” è iniziata da poco e la sagoma sta prendendo forma. Rametti, sterpaglie, erbe e pagliuzze raccolte da terra, o strappate dalle siepi,...

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PADOVA - La “costruzione” è iniziata da poco e la sagoma sta prendendo forma. Rametti, sterpaglie, erbe e pagliuzze raccolte da terra, o strappate dalle siepi, sono sistemate in modo da assicurare la forma a “coppa”, con la cavità centrale che poi sarà coperta dalle piume che si strapperanno per assicurare il tepore alle uova che vi depositeranno. I due cigni “residenti” a Ponte Molino, infatti, hanno iniziato le operazioni di nidificazione con l’intenzione di “mettere su famiglia”, progetto che nel 2023 non era andato a buon fine in quanto qualcuno aveva fatto sparire le 3 uova che avevano collocato in un giardino circondato da un muretto. 


Stavolta numerose persone che abitano in zona stanno monitorando la situazione per tutelare la coppia di splendidi esemplari con ali maestose, piumaggio immacolato e becco arancione, tanto che sono arrivate diverse segnalazioni alla Polizia provinciale che pure stavolta ci sarebbe qualcuno che non gradisce la presenza dei volatili in quanto durante la cova potrebbero intralciare l’accesso a un orto abusivo, allestito sull’argine quindi su un’area demaniale, circondato da una rete improvvisata, un pezzo della quale è stato usato per coprire lo stesso sito scelto nuovamente dai cigni e ostacolare la deposizione: la “barriera metallica” è stato rimossa, ma il nido è in fase di realizzazione poco distante.
Ieri il consigliere provinciale Vincenzo Gottardo e il capo della Polizia provinciale Francesco Di Matteo hanno effettuato un sopralluogo, anche in vista della scadenza del 5 maggio, quando in quel tratto del Piovego si svolgerà la “Padova Water Marathon”, che nella scorsa edizione aveva richiamato oltre 600 partecipanti su 500 tra canoe e kayak: come nel 2023 va scongiurata l’eventualità che i cigni si sentano in pericolo mentre stanno covando e possano difendersi magari attaccando le imbarcazioni. Era stato ipotizzato il trasferimento dei 2 maxi uccelli per esempio a Valle Millecampi, dove vivono 50 esemplari identici, ma nonostante il parere favorevole dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) l’Ulss 6 si è espressa in modo negativo per evitare che vengano contagiati dall’aviaria, letale per i volatili.

LA SITUAZIONE

«L’obiettivo è la tutela ambientale e delle persone - ha osservato Gottardo -. In questa fase intanto dobbiamo proteggere i cigni alle prese con i preparativi per la nidificazione, come ci è stato chiesto da tanti cittadini che si sono affezionati a questi splendidi maxi uccelli che appartengono a una specie protetta. Oltre ai nostri agenti, effettueranno verifiche pure la Polizia locale e il Genio civile, in modo da prevenire qualsiasi azione che possa intralciare la deposizione delle uova e poi la cova. Nel contempo ci stiamo attivando anche quest’anno con la Canottieri in maniera tale che la regata di maggio si svolga in assoluta sicurezza per i partecipanti, tra cui ci sono atleti che fanno agonismo, ma anche famiglie con bambini. Nell’edizione precedente tutto era andato nel migliore dei modi e i cigni, sentendosi protetti, erano rimasti tranquilli sull’argine durante il passaggio del corteo fluviale».


«Contiamo - ha aggiunto Di Matteo - che oltre alla Polizia provinciale, il 5 maggio ci siano ulteriori rinforzi, in modo da creare un “cordone di barche” fitto che circondi l’area arginale, dove verranno momentaneamente confinati i 2 meravigliosi volatili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino