Le Padovanelle si aprono alla città: visite guidate ed educazione ambientale all'ippodromo

L'ippodromo Breda
PADOVA - L’ippodromo delle Padovanelle si apre alla città. Martedì scorso l’assessore allo Sport Diego Bonavina ha fatto approvare in giunta una delibera...

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PADOVA - L’ippodromo delle Padovanelle si apre alla città. Martedì scorso l’assessore allo Sport Diego Bonavina ha fatto approvare in giunta una delibera con cui si ratifica la convenzione sottoscritta con la società Saita Srl, ovvero l’attuale gestore della struttura. «L’intesa in sintesi offre gratuitamente all’amministrazione comunale la disponibilità per 10 anni di una serie di iniziative – ha spiegato Bonavina – la prima è quella di riservare per ogni evento finalizzato alla promozione degli sport equestri riconosciuti da Coni, Cic e Fise che verrà organizzato all’interno delle Padovanelle, 100 ingressi gratuiti per cittadini residenti all’interno del Comune di Padova».

 
«A questo si aggiunge l’opzione di organizzare gratuitamente ogni anno almeno 12 visite guidate alle strutture dell’ippodromo, ovvero scuderie, paddock, pista e tribune da proporre alle scuole primarie e secondarie di primo grado, con personale adeguatamente formato e specializzato che illustrerà anche i benefici sociali, ambientali e inclusivi degli sport equestri – ha aggiunto l’esponente della lista Giordani – ci sarà poi la possibilità di organizzare almeno 10 visite turistiche guidate all’anno nelle varie aree della struttura da proporre alla cittadinanza. Infine saranno messe a disposizione gratuitamente dell’amministrazione comunale due giornate per l’organizzazione di eventi di interesse per la città. E, su questo, so che c’è molto interesse da parte della Consulta 3 Est».
Tra le motivazioni che hanno indotto Palazzo Moroni a sottoscrivere l’intesa c’è il fatto che «L’ippodromo rappresenta una fonte di stimolo per conoscere meglio il mondo animale, ma anche progettare nuovi spazi per attività ludico didattiche mirate ad instaurare un positivo rapporto con i cavalli, potenziare capacità di orientamento spazio temporale, coordinazione motoria, livello di autostima e di fiducia nelle proprie capacità, rispetto delle regole, spirito di gruppo» si legge nella delibera che ha dato il via libera all’intesa.

«Le Padovanelle offrono anche la possibilità di poter essere utilizzate come un centro permanente di educazione ambientale, per immergersi nella natura e di scoprirne la bellezza e i delicati equilibri, sensibilizzando tematiche naturalistico ambientali, offrendo la possibilità di instaurare un rapporto positivo e costruttivo con il cavallo. L’esperienza ludica a cavallo può far consolidare anche ai bambini quanto appreso da un punto di vista didattico a scuola – si legge ancora nel dispositivo - attraverso giochi guidati possono essere potenziate le capacità di problem solving: giocare ed imparare insieme, favorisce l’instaurarsi di legami affettivi di amicizia e spirito collaborativo».


Il futuro dell’ippodromo, però, andrà oltre il mondo dell’ippica. A confermarlo è stato, qualche mese fa, il titolare di Saita Giuseppe Stefanelli. La struttura, un tempo fiore all’occhiello della Pia Fondazione Breda, ospiterà, tra le altre cose, una scuola di padel.  L’area prescelta è quella in cui si trova tuttora la vecchia palazzina, già adibita ad uffici dell’ippodromo, sul lato sinistro per chi imbocca il vialetto d’ingresso della tribuna. La decisione definitiva è stata presa dopo aver verificato l’impraticabilità della possibile alternativa, cioè quella del terreno prospiciente la mura di recinzione del Breda, a ridosso dell’autostrada, spesso utilizzato in passato come parcheggio nelle giornate di particolare afflusso di pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino