Blitz antidroga, carabinieri a scuola nell'armadio un etto di marijuana e attrezzatura per smerciare le dosi

L'ingresso dell'istituto Giorgi Fermi dov'è stata trovata la sostanza
TREVISO - Un sacchetto di plastica ricolmo di droga per un totale di oltre un etto di marijuana. Abbastanza “erba” per un bel festino a base di spinelli tra amici o da...

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TREVISO - Un sacchetto di plastica ricolmo di droga per un totale di oltre un etto di marijuana. Abbastanza “erba” per un bel festino a base di spinelli tra amici o da smerciare a scuola, agli altri studenti. Questo quanto hanno trovato i carabinieri del nucleo radiomobile di Treviso, coordinati dal comandante Andrea Caminiti, che sabato scorso hanno passato al setaccio, con l’aiuto di un cane antidroga, gli istituti “Fermi-Giorgi” di Treviso, in via delle Medaglie d’oro, a San Lazzaro. Il controllo di routine, avviato poco dopo le 10 del mattino dai militari trevigiani, ha avuto un esito che per certi versi è stato sconcertante. Mentre all’esterno del plesso, nelle classi e nei corridori, i carabinieri non hanno trovato nulla, la vera sorpresa è giunta ispezionando uno dei laboratori in comune degli istituti. All’interno della stanza, occultato tra due armadi, il cane antidroga ha indicato ai carabinieri un involucro di plastica in cui c’erano ben 120 grammi di marijuana e vario materiale per confezionare e smerciare dosi. 



LE INDAGINI
Impossibile per ora stabilire quando la sostanza, posta ora sotto sequestro, sia stata occultata nel laboratorio, utilizzato come nascondiglio. Difficile è di conseguenza arrivare ad attribuire la proprietà della droga ad uno degli studenti. Si sospetta che senza l’intervento dei carabinieri la sostanza sarebbe stata destinata allo smercio tra i giovani che frequentano gli istituti. Le indagini sono ora in corso per cercare di dare un volto ed un nome al pusher (anche se non è possibile escludere che ci siano più persone coinvolte) che ha architettato questo piccolo “traffico” scolastico. Di certo il ritrovamento del sacchetto lo ha danneggiato non poco visto il valore (alcune centinaia di euro) della sostanza. 
L’ALLARME

A lanciare l’allarme sull’aumento riguardante il consumo di sostanze stupefacenti era stata, a fine gennaio, il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà che aveva segnalato, numeri alla mano, un aumento preoccupante del numero di persone, soprattutto giovani trevigiani, tra gli assuntori di sostanze stupefacenti oltre che tra i denunciati e arrestati per spaccio. Proprio per questo motivo i controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nei pressi o all’interno delle scuole, continueranno anche nelle prossime settimane. Nel novembre scorso vennero controllati dagli agenti delle volanti de della squadra mobile della polizia e unità cinofile alcuni vicini agli istituti scolastici della città, come la zona lungo le Mura di Treviso e i giardini “Giuseppe Mazzotti”. Sul posto sono stati rinvenute 36 bustine contenenti varia sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi, e pronta per lo smercio, per un totale di quasi 400 grammi di marijuana e hashish.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino