Pesce non tracciabile e locali sporchi: due ristoranti chiusi per 7 giorni in Polesine

Foto di repertorio: controlli sul pesce venduto nei ristoranti
ROVIGO/CHIOGGIA - Gli uomini della Capitaneria di Porto di Chioggia sono impegnati nei controlli degli ipermercati, della grande distribuzione (grossisti) e della ristorazione nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO/CHIOGGIA - Gli uomini della Capitaneria di Porto di Chioggia sono impegnati nei controlli degli ipermercati, della grande distribuzione (grossisti) e della ristorazione nel Polesine: negli ultimi blitz hanno verificato  un grossista e due ristoranti.


Tre le contestazioni di violazioni amministrative rilevate e contestate per  tracciabilità dei prodotti, rispetto delle procedure del manuale Haccp e condizioni igienico-sanitarie dei locali: sono state emesse sanzioni dall'Ulss 5 di Rovigo per 4.500 euro (nell’ipotesi più favorevole al trasgressore in caso di ammissione di colpevolezza e contestuale pagamento in misura ridotta). Sono stati sequestrati 40 kg di prodotto ittico vario per la mancanza di tracciabilità, e disposto la chiusura per 7 giorni, a titolo di sanzione e per il ripristino dei requisiti minimi sanciti dalla legge, a seguito delle pessime condizioni igieniche dei locali rilevate dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della stessa Ulss.

 Il comandante della capitaneria di Chioggia, Capitano di Fregata (CP) Michele Messina, ha dichiarato: “I controlli che la Capitaneria svolge sono il frutto di un costante lavoro di monitoraggio espletato lungo tutta la filiera della pesca, dallo sbarco alla distribuzione, commercializzazione e somministrazione; per mantenere elevati gli standard qualitativi del pescato e garantire la salute dei consumatori finali; ma anche per tutelare i commercianti onesti e scrupolosi che rispettano le vigenti normative di settore, contribuendo ad una corretta e leale concorrenza di mercato, altrimenti penalizzata da qualcuno che, lucrando, mette a repentaglio la salute dei cittadini”.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino