Contributo d'accesso per entrare a Venezia, il sindaco Brugnaro chiarisce: «Ecco in quali casi i Veneti dovranno pagare»

VENEZIA - Sul discusso e controverso Contributo di Accesso un accordo tra il Comune di Venezia e la Regione Veneto c'è già. La conferma arriva direttamente dal...

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VENEZIA - Sul discusso e controverso Contributo di Accesso un accordo tra il Comune di Venezia e la Regione Veneto c'è già. La conferma arriva direttamente dal sindaco Luigi Brugnaro, dopo che l'assessore regionale al Turismo Federico Caner aveva ribadito la sua netta contrarietà all'idea di far pagare il tributo ai Veneti.

TUTTI ESENTATI

«Vorrei ricordare che i tutti i veneti sono esentati dal pagamento del Contributo di acceso e che non devono pagarlo come ho promesso e assicurato al presidente Luca Zaia, con un'unica eccezione che deve essere prevista solo quando si blocca tutta la città - precisa il sindaco Luigi Brugnaro - perché quando raggiungeremo il numero massimo consentito di presenze, che sarà deciso, evidentemente a Venezia non dovrà più entrare nessuno salvo se paga». In sostanza, per venire a Venezia i veneti dovranno prenotare e pagheranno solo se sarà superata la soglia di presenze giornaliere, ancora da fissare.
«Prevediamo - ha aggiunto Brugnaro - un meccanismo in base al quale solo nel caso in cui un cittadino veneto vorrà venire a Venezia ad ogni costo, anche quando la città sarà bloccata a causa del flusso eccessivo di persone, a quel punto chiederemo qualcosa anche a lui. Perché lo scopo di questa misura non sarà quello di fare cassa ma quello di disincentivare gli arrivi quando ci sarà troppa gente. Il limite massimo consentito sarà misurato e stabilito dall'Amministrazione comunale in un secondo tempo e credo che su questo aspetto ci sia stato un malinteso ma in futuro avremo il tempo per chiarirci e spiegarci meglio. Agendo diversamente, se si stabilisse che a Venezia possono entrare tutti, questa misura non servirebbe a niente. Il sindaco risponde anche al neo parlamentare di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon per il quale il contributo va rivisto.

LA RISPOSTA

Visto il recente risultato elettorale credo che su questo argomento Speranzon voglia avere un minimo di voce in capitolo e questo lo capisco e ci sta, ma in ogni caso noi ci confrontiamo costantemente con tutti e non ci deve essere nessuna ansia di prestazione. Sono convinto che il contributo di accesso non l'abbia introdotto mai nessuno al mondo e che sia utile per la città e i suoi cittadini ma su questa misura conclude Brugnaro - non sono disposto ad essere crocifisso perché è già molto complicata e richiederà almeno due o tre anni di prova, per questo cercheremo di migliorarla.
 

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Il Gazzettino