Fondi Pnrr: si amplia la rete anti infiltrazioni

Fondi Pnrr: si amplia la rete anti infiltrazioni
PADOVA - Dalla rete per contrastare le infiltrazioni mafiose in vista dell’arrivo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ai controlli potenziati sulle...

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PADOVA - Dalla rete per contrastare le infiltrazioni mafiose in vista dell’arrivo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ai controlli potenziati sulle strade per la Pasqua, con pattuglie in moto, elicotteri in volo ed etilometri pronti all’uso. Sono i due ambiti su cui ieri mattina si sono concentrati i lavori in Prefettura, dove sono stati convocati sia il Tavolo permanente sulle infiltrazioni mafiose che il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp).


L’ECONOMIA
Particolare attenzione è stata rivolta alla situazione economica, specialmente in vista dell’arrivo di centinaia di milioni di euro legati al Pnrr. Basti pensare che 500 milioni sono previsti per tram, rigenerazione delle periferie e altri progetti relativi al Comune di Padova, 30 milioni per le scuole e 11 per infrastrutture e viabilità provinciali. Cifre elevatissime, che portano con loro un altrettanto elevato rischio di attrarre interessi sporchi, se non apertamente malavitosi. Per questo il prefetto Raffaele Grassi ha fermamente voluto creare e rinsaldare una rete che connetta tutte le categorie sociali per prevenire il rischio di infiltrazioni negli appalti e nei lavori che pervaderanno il Padovano. 
Oltre ai vertici delle forze dell’ordine era ieri presente il referente della Direzione investigativa antimafia di Padova. La Dia peraltro è stata protagonista mercoledì di un convegno sullo stesso tema, nell’ambito del quale è stata esposta fino a ieri davanti al municipio Quarto Savona 15, l’auto della scorta di Giovanni Falcone fatta esplodere dalla mafia a Capaci nel 1992. Vi erano poi i rappresentanti della Provincia, del Comune, della Camera di commercio, di Ance, delle associazioni di categoria (Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato), Assindustria, Interporto, Ordine dei notai, Ordine dei commercialisti e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Tutte personalità che il prefetto ha voluto per stringere un accordo che sappia preservare la salute dell’economia padovana, partendo anche dalla ricerca sul tema svolta dall’Università di Padova. «L’idea è creare un laboratorio di confronto che permetta a cittadini, associazioni e istituzioni di identificare possibili sospette infiltrazioni e di segnalarle tempestivamente alle forze dell’ordine – ha spiegato il prefetto – In questa rete tutta la comunità è fondamentale». Nel frattempo continua anche il già avviato lavoro di monitoraggio su una serie di imprese che operano nel Padovano, pur senza al momento aver riscontrato illeciti provati.


LE VERIFICHE


A palazzo Santo Stefano ieri si è però parlato anche di sicurezza stradale, in particolare in vista del fine settimana di Pasqua. Verranno potenziati i controlli su tutto il territorio, specialmente in occasione delle cerimonie religiose e degli spostamenti verso le località di mare e di vacanza. I posti di blocco per questo motivo includeranno anche le autostrade, coinvolgendo anche la polizia stradale, nonché agenti e militari in motocicletta ed elicotteri. Aumenterà infine anche la presenza di pattuglie munite di etilometro, anche queste concentrate negli orari e lungo le strade maggiormente frequentate.
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Il Gazzettino