Treviso. Gasolio di contrabbando spacciato per liquido anticorrosivo, fermato un camion dall'Ungheria al casello autostradale di Venezia Est. Sequestrati 27mila litri

TREVISO - Gasolio di contrabbando spacciato per liquido anticorrosivo, sequestrati 27mila litri. La Guardia di finanza di Treviso, ha sequestrato il liquido di contrabbando...

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TREVISO - Gasolio di contrabbando spacciato per liquido anticorrosivo, sequestrati 27mila litri. La Guardia di finanza di Treviso, ha sequestrato il liquido di contrabbando prelevato nell'Est Europa da un autoarticolato utilizzato per il trasporto illecito denunciando il conducente alla locale Procura della Repubblica per contrabbando di prodotti petroliferi. Il camion proveniente da una città dell'Ungheria, ai confini con l'Austria, è stato fermato nella notte al casello autostradale di Venezia Est, dopo aver fatto ingresso in Italia dal valico di Tarvisio. Ad insospettire i finanzieri è stato il suo procedere incerto.

Gasolio spacciato per liquido corrosivo

Il conducente alla guida, di nazionalità slovacca, non ha saputo fornire informazioni precise sul tipo di merce trasportata, l'origine e sulla destinazione finale del viaggio, in provincia di Napoli. La lettera di vettura internazionale, mostrata dal conducente agli uomini delle Fiamme gialle, indicava come prodotto trasportato un olio minerale chiamato "Anticorrosive Liquid",  il nome della società slovena venditrice, della società italiana acquirente e, quale presunto luogo di destinazione finale del prodotto, la provincia di Napoli. Accanto al documento di trasporto, c'era anche un certificato che riportava le caratteristiche chimiche dell'anticorrosivo e le sue modalità di utilizzo. Da qui le ulteriori indagini con campionamento e analisi del liquido trasportato in 27 contenitori da mille litri ciascuno. Le indagini (con conferma del Laboratorio chimico dell'agenzia delle dogane e monopoli di Venezia-Marghera) hanno portato a scoprire che si trattava di gasolio per autotrazione. 

Come i contrabbandieri eludono i controlli

Non è la prima volta che i contrabbandieri di prodotti petroliferi tentano di eludere i controlli in questo modo, spacciando gasolio o benzina per altri liquidi derivati dal petrolio sui quali non grava nessuna imposta. Tra le altre tecniche utilizzate per eludere i controlli ci simulano anche consegne fantasiose in Paesi d’oltreconfine come MaltaGrecia, Spagna. Le frodi alle accise arrecano gravi danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza, anche a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali.

 

 

 

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Il Gazzettino