Conto di 30mila euro mai saldato con l'hotel, assolti. L'ira della titolare

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SAPPADA - «Questa non è giustizia». Non riesce a trattenere la rabbia Lea Pontil Scala, albergatrice 70enne proprietaria dell’hotel Valgioconda di Sappada. Nel 2010, dopo il ritiro estivo di 15 giorni della squadra Portogruaro Summaga, il conto dell’albergo non venne saldato, anche perché la società in seguito fallì: 30mila euro non incassati dal Valgioconda, una cifra che ha pesato non poco sul bilancio della struttura. Ieri mattina in tribunale a Belluno a 6 anni dal fatto la doccia fredda: l’imputato è stato assolto «perché il fatto non costituisce reato». Non si conoscono le motivazioni del giudice che ha emesso la sentenza, verranno depositate nelle prossime settimane. Ma la certezza è che l’albergatrice a 6 anni dal fatto non ha riscosso i 30mila euro dovuti, soldi sui quali lei aveva pagato Iva, tasse, interessi sullo scoperto in banca, fornitori e lo stipendio ai lavoratori.


«Praticamente - dice sconsolata Lea Pontil - sono rimasta con un pugno di mosche. Sono imbestialita. Tutti fanno quello che vogliono, rubano, non pagano ma cosa sta succedendo? A questo punto comincerò a comportarmi così anch’io. Non riesco a capire questa giustizia - prosegue - già il fatto di fare il processo dopo 6 anni, ma ora anche la beffa. Io ho un contratto e i miei soldi li voglio. Ditemi voi cosa devo fare devo prendere un mitra?». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino