Imu e Ici non pagate dal 2005 al 2014, chiuso il contenzioso: Casellati versa 119mila euro per i terreni di Ca' Bianca

L'assessora Moda: "Ottenuta integralmente l'imposta dovuta". L'avvocato padovano, consorte della ministra ed ex presidente del Senato, contestava i conteggi sui terreni di Ca' Bianca, dove sarebbe dovuta sorgere la nuova zona industriale, considerandoli agricoli e non edificabili. Ora la transazione ha definito il caso

I terreni a Ca' Bianca su cui era stata progettata la nuova zona industriale
ADRIA - Dopo 18 anni di battaglie in tutte le sedi della giustizia tributaria, scatta la pace fiscale tra palazzo Tassoni e l'avvocato Giambattista Casellati, consorte...

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ADRIA - Dopo 18 anni di battaglie in tutte le sedi della giustizia tributaria, scatta la pace fiscale tra palazzo Tassoni e l'avvocato Giambattista Casellati, consorte dell'ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Grazie a un accordo transattivo, le controversie pendenti sono state definite mediante reciproche concessioni e rinunzie, anche al fine di evitare l'alea dei giudizi, i costi e le anticipazioni che i contenziosi comportano, il Comune incassa circa 119mila euro di arretrati Ici e Imu relativi al periodo dal 2005 al 2014. La cifra esatta è di 118.941,64 euro. Grazie a questo denaro l'amministrazione farà fronte ai rincari delle utenze di luce e gas.


«È di circa 119 mila euro l'importo incassato dal Comune di Adria da un contribuente che non ha pagato l'Ici e l'Imu dal 2005 al 2014 - precisa l'assessore alle finanze Wilma Moda -. Una cifra importante già utilizzata per pagare il rincaro delle utenze. La vicenda, che si protraeva da anni, è stata risolta con una definizione transattiva, permettendo al Comune di ottenere integralmente l'imposta dovuta. Il contribuente ha quindi pagato circa 92mila euro (Ici e Imu dal 2005 al 2014) e il resto per interessi maturati».

ACCORDO FATTO
In realtà l'avvocato Casellati ha semplicemente esercitato il suo diritto, contestando nelle diverse commissioni tributarie i valori applicati da palazzo Tassoni per i terreni di località Ca' Bianca dove avrebbe dovuto sorgere la nuova area industriale, una delle grandi incompiute, puntato l'accento, ad esempio, sul fatto che l'Imu, a suo giudizio, andava versata sulla base del reddito dominicale dei terreni, considerati come agricoli e non edificabili, ed evidenziando il fatto che non c'era stato alcun insediamento e neppure richieste di insediamento. Non per nulla in due sentenze il giudice tributario aveva disposto la non applicabilità delle sanzioni nel confronti di Casellati, in ragione della mancata realizzazione delle infrastrutture che avrebbero valorizzato l'area. Con la transazione e il pagamento, l'avvocato rinuncia inoltre al ricorso pendente innanzi alla Corte di Cassazione. Il Comune invece aderisce alla rinuncia, con compensazione delle spese. Le parti inoltre si obbligano a depositare presso la cancelleria della Corte di Cassazione l'atto di rinuncia entro il 30 gennaio, al fine di far dichiarare estinto il procedimento. «Tutti crediamo fermamente inoltre di far decollare, tramite accordo con Zip, l'area industriale di Ca' Bianca».

I terreni di Ca' Bianca sui quali era stata progettata la nuova zona industriale (archivio Gazzettino) 

 

IL CONTENZIOSO


Sono trascorsi 12 anni dal giorno in cui, l'allora ex assessore alle attività produttive del Comune di Adria, Antonio Scarda, a nome dell'amministrazione Barbujani Uno, intravedeva grazie agli investimenti nell'area di Ca' Bianca, la possibilità di portare lavoro in città. Da quel giorno sull'area è caduto il silenzio più assoluto. L'operazione era stata promossa nel 2009 dall'ex assessore all'urbanistica del centrosinistra Alessandro Rigoni. Era stata creata una società finalizzata a realizzare un insediamento industriale-commerciale. L'area avrebbe dovuto avere una superficie di 600mila metri quadrati con lotti di metratura variabile da 4mila e 40mila metri quadrati. Nell'offerta erano previsti 315 mila metri quadrati di insediamenti logistico - produttivi e 25mila metri quadrati di attività commerciali-direzionali. Tra le infrastrutture a servizio dell'area per renderla appetibile venivano segnalate la Sp 45 Adria Loreo, la linea ferroviaria Rovigo-Chioggia, la Nuova Romea Commerciale e la Nogara - Mare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino