Contapersone a Venezia, "leggono" i telefonini: sanno da dove vieni, dove vai e quanto ti fermi

I contapersone intelligenti sul Ponte di Rialto a Venezia
VENEZIA - Tutto pronto per la sperimentazione dei contapersone a Venezia, il sistema che consentirà di monitorare quante persone provengono in città, con quale...

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VENEZIA - Tutto pronto per la sperimentazione dei contapersone a Venezia, il sistema che consentirà di monitorare quante persone provengono in città, con quale affluenza e velocità. Il sistema, la cui prima attivazione scatterà con il Carnevale 2020, è stato presentato stamani alla stampa estera dall'assessore al Turismo, Paola Mar, e dall'amministratore unico di Venis Paolo Bettio. Si tratta di 34 sensori di ultima generazione, che in futuro potranno rilevare anche il livello di inquinamento, installati in altrettanti punti lungo le direttrici a maggior transito pedonale.


«È stato creato - ha spiegato Mar - un sistema misto tra sensori, telecamere e wifi per monitorare costantemente la situazione con un rilascio di dati ogni 25 centesimi di secondo. Le informazioni vengono elaborate nella smart control room da software dedicati, in grado poi di restituire indicazioni sulla densità di persone presenti in un preciso momento e la loro velocità di movimento. In questo modo possiamo prevedere a che ora i pedoni arriveranno in un determinato punto critico e anticipatamente deviarli in un'altra zona, in modo da non intasare o bloccare la circolazione pedonale. È un sistema che già attuiamo  "a vista" e grazie al quale siamo riusciti a ricavare gli itinerari più frequentati per raggiungere i luoghi in cui il turista desidera arrivare, piazza San Marco e Rialto in primis». Senza identificare i passanti, i nuovi dispositivi danno la possibilità di misurarne l'altezza, la velocità di spostamento e la densità, i dati delle celle telefoniche e la provenienza delle persone, in assoluto rispetto della privacy. «In fase di analisi - ha aggiunto Bettio - avremo la possibilità di capire da dove arrivano i visitatori, quanto tempo si fermano in città, distinguere i turisti dai pendolari».
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Il Gazzettino