Record di 46 nuovi positivi. E il Covid sbarca alle medie di San Donà

Ragazzi all’uscita della scuola media Schiavinato di San Donà
VENEZIA - Aumentano i contagi e affiorano nuovi casi nel mondo della scuola: anche nel Veneziano la battaglia con il virus non è affatto finita. I dati diffusi ieri dalle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Aumentano i contagi e affiorano nuovi casi nel mondo della scuola: anche nel Veneziano la battaglia con il virus non è affatto finita. I dati diffusi ieri dalle Ulss territoriali parlano di 46 nuovi positivi registrati tra le 17 di venerdì e la stessa ora del sabato, ed è il numero più alto da molte settimane a questa parte, da quell’incoraggiante “zero contagi” dell’inizio di luglio. Il numero totale di chi ha contratto il virus in provincia di Venezia sale in questo modo a 3685. Di questi, 411 (tre in più rispetto al conteggio precedente) risultano ancora contagiati. Quanto alle persone ricoverate per coronavirus, ora sono 21 (tre in meno della giornata precedente), 19 delle quali nei reparti di Malattie infettive e due - le più gravi - in Terapia intensiva, nel reparto Covid di Dolo. Per fortuna il bollettino quotidiano non registra nuovi decessi, lasciando il triste conteggio inalterato a quota 328 in provincia. Le persone in isolamento domiciliare sono attualmente 1319, e 323 di queste risultano positive al virus.


Coronavirus. Secondo contagio all'asilo: tutti a casa «Distanze ignorate»

Bimbo di 8 anni positivo in aula: classe e insegnanti in quarantena

NEL SANDONATESE 
Ieri è arrivato anche il primo caso di quarantena precauzionale per gli studenti di San Donà di Piave, che fa salire a quattro il numero degli studenti risultati positivi nel Veneto orientale, dopo i casi relativi ai due piccoli alla materna “Acquerello”, alla primaria “San Pio X” di Meolo e in una scuola d’infanzia di Portogruaro. La procedura di emergenza sanitaria è scattata ieri anche alla scuola media “Lucia Schiavinato” di San Donà. Uno studente, assente dallo scorso giovedì 17, è risultato positivo al virus. Ieri mattina i suoi 25 compagni di classe e 7 insegnanti che erano entrati in contatto con il ragazzo sono stati sottoposti al tampone e per sicurezza resteranno in quarantena fino al 30 settembre.

Altre 2 classi di una scuola materna in quarantena: bimbi a casa fino al 29

Lo studente di fatto ha frequentato la scuola media per tre giorni. «I genitori sono stati molto scrupolosi, ci hanno avvertito subito all’esito positivo del tampone al figlio», spiega il dirigente scolastico della “Schiavinato” Andrea Carrara che ieri ha scritto una lettera a tutti i familiari dei ragazzi che frequentano la stessa classe, per via del periodo di quarantena che durerà 14 giorni dall’ultimo contatto, «come disposto dal dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria – continua il dirigente - Eravamo preparati a questa eventualità. Nei giorni scorsi abbiamo tenuto aggiornati i registri definiti “contact tracing”, ossia che riportano tutti i movimenti compiuti dai ragazzi all’interno della scuola, per capire con chi siano entrati in contatto».

 

Alla scuola di Arquà nessuno è positivo, ma tutti restano in isolamento 14 giorni

ROVIGO I tam poni rapidi sui bambini e sugli operatori scolastici di Arquà sono tutti negativi, si attendono per oggi gli esiti dei tamponi molecolari. Un sospiro di sollievo che però non fa calare l'attenzione sulla seconda A della scuola primaria di Arquà Polesine, che dovrà rimanere chiusa almeno per altri 14 giorni, al termine dei quali tutti i bambini e gli insegnanti dovranno essere ulteriormente esaminati.



RICOSTRUITI I CONTATTI 
In genere si tratta, appunto, di tracciare i contatti ossia identificare coloro che possono essere stati vicino a una persona che ha contratto il virus. «Le uniche occasioni di vicinanza sono state all’interno della classe – rassicura Carrara - perché grazie al protocollo adottato abbiamo impedito ci fossero contatti tra le classi, durante la ricreazione o nell’accesso ai bagni. Tutta la catena dei contatti è stata tracciata, quindi l’Ulss 4 ha richiesto il tampone a coloro che avevano avuto rapporti più ravvicinati. Il piano di tracciamento è riuscito in modo perfetto, con la messa in sicurezza delle persone coinvolte nel primo e unico caso di positività riscontrato nell’istituto». Nel frattempo la “Schiavinato” si sta attrezzando per garantire la continuità didattica della classe in isolamento domiciliare.

Mezzi strapieni ma Dolomitibus nega: «Per noi è tutto regolare»

Due studenti positivi a scuola: 65 persone in quarantena

«Le lezioni possono riprendere lunedì da remoto con l’insegnamento digitale a distanza – continua il dirigente - gli insegnanti per le altre classi saranno sostituiti da colleghi in servizio per i prossimi due giorni e dovremmo riuscire a coprire tutta la settimana. Poi valuteremo come procedere poiché stiamo completando le assunzioni: potrebbe rendersi necessaria una riduzione dell’orario o potrebbero arrivare dei supplenti». L’istituto di San Donà ha attivato le procedure di pulizia, affidate ad una ditta esterna che ha sanificato tutti i locali. «L’anno scolastico proseguirà in modo sereno – aggiunge Carrara - grazie alla serietà, allo spirito di collaborazione e alla lungimiranza dell’intera comunità scolastica». Il sindaco di San Donà Andrea Cereser spiega che «è comprensibile che si tratti di un disagio per le famiglie che dovranno organizzarsi per le prossime due settimane poiché i ragazzi sono a casa e la scuola dovrà sostituire gli insegnanti in isolamento. È chiaro che se i casi di contagio dovessero aumentare ci sarebbe un grosso disagio per la comunità, non solo in termini sanitari».


Qualche preoccupazione si è diffusa anche a Fossalta di Piave, dove una trentina di bambini sono stati sottoposti al tampone negli ambulatori dell’Ulss 4 a San Donà. Il sindaco Manrico Finotto rassicura sulla situazione: «Nessun allarme. Nei giorni scorsi alcuni genitori hanno tenuto a casa i figli e in base ad una procedura standard, quando il 40% degli iscritti di una scuola resta a casa, si prevede che si proceda con i tamponi. L’esito sarà comunicato dall’Ulss nei prossimi giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino