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TREVISO - L'aumento dei ricoveri non si arresta. Un 39enne colpito dal coronavirus è stato ricoverato nella Terapia intensiva dell'ospedale di Treviso per gravi problemi respiratori. Voleva vaccinarsi, ma alla fine non ha fatto a tempo. C'è però anche il primo ricovero nella Marca di un paziente che si era già sottoposto all'iniezione anti-Covid. È il caso di una donna di 60 anni che sta combattendo contro l'infezione nel reparto di Malattie infettive del Ca' Foncello. «Aveva ricevuto solo la prima dose», specifica Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl. Fortunatamente il suo quadro clinico fa ben sperare. Le persone ricoverate nelle ultime ore si aggiungono al giovane di 28 anni in Malattie infettive e ai due No-Vax dichiarati, uno di 52 anni e uno di 71 anni, entrambi in Terapia intensiva, dove sono stati intubati. «Come già accaduto con il paziente di 71 anni, anche il 52enne ha detto a chiare lettere di essere anti-vaccinista conferma il direttore generale gli altri pazienti ricoverati non si erano vaccinati, ma non per questioni ideologiche».
L'ANDAMENTO
I dati raccolti dall'Usl direttamente sul campo, anzi, negli ospedali e nei Covid Point, confermano l'efficacia del vaccino anti-Covid. Nel mese di giugno sono stati contati 358 contagi da coronavirus nella Marca.
A Treviso ricoverato un 22enne. In terapia intensiva 52enne no vax
LA MAPPA DEI CONTAGI
Oggi l'incidenza media è risalita a 49 casi per 100mila abitanti. A un passo dalla prima soglia di guardia dei 50. Il tasso è alle stelle tra i ragazzi tra i 12 e i 19 anni: 242 casi per 100mila persone. A livello generale, il distretto di Treviso Sud sfiora il tasso di 100 contagi. Abitano in questa zona la maggior parte dei ragazzi coinvolti nel focolaio della festa di Jesolo. In particolare 7 comuni sono tornati a superare la soglia dei 100 casi per 100mila abitanti: Treviso, Casale, Silea, Carbonera, Paese, Arcade e Cison. Per un mese e mezzo la Marca non era praticamente mai salita sopra le trenta positività al giorno. Dal 12 luglio, invece, i numeri si sono raddoppiati. Con punte di 81 contagi in 24 ore. Anche ieri sono emersi 60 nuovi contagi. «Dopo i problemi legati alle feste in piazza senza distanziamenti per la vittoria dell'Italia all'Europeo di calcio e i casi delle feste private, compresa quella di Jesolo, non ci sono altri focolai sottolinea il direttore continuano però a emergere casi isolati di positività al coronavirus che poi si allargano negli ambiti familiari». Al momento sono in tutto 1.151 i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione. La Marca è la seconda provincia più colpita del Veneto, dopo Verona. Ciò che più preoccupa è la diffusione della variante Delta, la cosiddetta Indiana, che risulta essere più contagiosa fino al 60% rispetto alle altre. Già oggi rappresenta oltre un terzo del totale dei contagi registrati in provincia. (m.fav) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino