Meteo pazzo, il Vicentino flagellato: danni per 3 milioni di euro

Meteo pazzo, il Vicentino flagellato: danni per 3 milioni di euro
Ammontano a quasi tre milioni i danni in agricoltura causati dal clima pazzo l’anno scorso in provincia di Vicenza ed indennizzati entro fine anno agli agricoltori da...

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Ammontano a quasi tre milioni i danni in agricoltura causati dal clima pazzo l’anno scorso in provincia di Vicenza ed indennizzati entro fine anno agli agricoltori da Condifesa TVB (60% alla vite; 40  cereali e prodotti orticoli). Quest’anno finora i danni periziati ammontano a oltre un milione di euro e sono riconducibili alle abbondanti piogge e grandinate che si sono verificate principalmente nel mese di luglio.


E’ quanto emerso nel corso del convegno “Cambiamenti climatici nel territorio vicentino. Impatto e possibili soluzioni per l’agricoltura” organizzato dal neonato Consorzio di Treviso, Vicenza e Belluno che comprende 10 mila imprese svoltosi all’Antica Fiera del Soco a Grisignano di Zocco. La parola d’ordine sulla quale tutti si sono trovati d’accordo è stata: assicuriamoci. “Dobbiamo fare gioco di squadra e continuare sulla strada delle coperture assicurative e dei fondi mutualistici. In merito Il Condifesa è molto attivo sul fronte del recepimento dei contributi europei, utili in agricoltura. Dobbiamo difendere il nostro reddito che è fondamentale per le nostre imprese” ha esordito il presidente del Consorzio  Valerio Nadal.

Il presidente della Coldiretti Vicenza Martino Cerantola ha spiegato: “L’agricoltore subisce questi cambiamenti climatici e da sempre si mette in prima persona nella difesa del territorio. Forse qualche altro “soggetto” dovrebbe fare qualcosa di più”. Per Filippo Codato, direttore del Consorzio TVB: “Dobbiamo promuovere e divulgare i sistemi di difesa disponibile e cercarne di nuovi. Oggi le aziende che investono pesantemente in innovazione e tecnologia e ogni anno presentiamo strumenti, vedi il Bodi, che va vantaggio della difesa dei prodotti della terra in chiave sostenibile. Altri strumenti sono rappresentati dai fondi mutualistici grazie ai quali i nostri agricoltori hanno avuto i risarcimenti non garantiti dalle compagnie assicurative”.

Fabrizio Stella direttore dell’Avepa: “I soldi, per gli stati di calamità, vanno attinti dal fondo di solidarietà nazionale che però non ha fondi sufficienti per dare risposte. Oggi assicurarsi è fondamentale e conviene anche grazie agli ingenti finanziamenti europei”. Infine Silvano Nicolato del Gruppo ViteVis: “Il clima è cambiato dal 1985 e da quella data la vite subisce fenomeni estremi sempre più frequenti”. Per Alessio Perrone del Condifesa Vicenza “bisogna mettere assieme le risorse e fare sistema”.


Nel corso del convegno il tecnico meteorologo Marco Rabito si è soffermato sui sempre più frequenti sconvolgimenti atmosferici: “Spesso il web offre sul tempo contenuti in esubero, annunciando false notizie. Oggi il territorio è altamente urbanizzato, aumenta la CO2 in atmosfera e questo ha cambiato e sta cambiando drasticamente il clima. Non dimentichiamo che la diffusione di parassiti, fino a poco tempo fa sconosciuti, dipende anche dall’innalzamento termico con inverni miti e ciò è ovviamente deleterio per l’agricoltura”.
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Il Gazzettino