VENEZIA - Come nel 1997, anche il prossimo 12 maggio si terrà una seduta straordinaria del consiglio regionale del Veneto per commemorare il tremendo giorno. E cioè...
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Ma la maggioranza non si scompone. Anzi. «Il 12 maggio scrive Sandonà segnò l'amaro epilogo della Repubblica di Venezia e di 1100 anni di buon governo. Non possiamo dimenticare o far passare sotto silenzio quel giorno e i suoi protagonisti, a iniziare da Lodovico Manin per dirla con il Foscolo il Sier Spavento' ultimo Doge che con voce tremante sciolse le antiche istituzioni della Serenissima per passare il potere ad una Giunta municipale che nei giorni successivi avrebbe accolto i francesi. La data del 12 maggio segna una svolta nella storia europea e va celebrata e ricordata degnamente: il luogo ideale, di grande impatto emotivo e culturale, sarebbe la Sala del Maggior Consiglio a palazzo Ducale e mi auguro che il presidente Ciambetti e l'ufficio di presidenza colgano questa opportunità per attivarsi affinché il consiglio regionale possa riunirsi in questa sede invitando i sindaci dei capiluogo di provincia del Veneto, ma anche i primi cittadini di Brescia e Bergamo, Rovereto, Crema, Udine, Pordenone, Gorizia nonché i rappresentanti delle città Istriane e Dalmate, di quanti, cioè, rappresentano quei territori dei domini legati per storia, cultura, arte alla Repubblica di Venezia. Si tratta di celebrare degnamente una pagina di storia europea. Il consiglio regionale con questo gesto dimostra di sentire la responsabilità dell'essere erede morale delle istituzioni della Serenissima che trovano continuità nella nostra istituzione democratica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino