La rabbia dei cittadini, fischi e urla in Comune: «Andate via tutti»

La rabbia dei cittadini, fischi e urla in Comune: «Andate via tutti»
VENEZIA - Consiglio comunale incandescente a Venezia sul caso Mose. In un aula consigliare piena di cittadini e ricca di...

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VENEZIA - Consiglio comunale incandescente a Venezia sul caso Mose.




In un aula consigliare piena di cittadini e ricca di pesantissime contestazioni, ieri pomeriggio l assemblea cittadina ha ascoltato il discorso di Sandro Simionato, sindaco facente funzione dopo la sospensione temporanea di Giorgio Orsoni arrestato la settimana scorsa nell ambito dell inchiesta sui fondi neri del Mose.



Appena Simionato ha accennato a prendere la parola e stato subito interrotto da una selva di fischi e da una contestazione continua di un centinaio di cittadini e anche appartenenti alle forze politiche di opposizione alla giunta di centrosinistra . "Siamo qui perché vogliamo continuare a dare una governabilità a questa città " ha detto Simionato in un clima da bolgia infernale con l'urlo di "dimissioni dimissioni".



Dopo Simionato è intervenuto il consigliere M5s Gianluigi Placella che a gran voce ha chiesto le dimissioni della giunta e del consiglio presentando una mozione firmata anche da Lega, Fratelli d Italia e gruppo misto. Subito dopo ha rincarato la dose Renzo Scarpa (misto) che ha ribadito la richiesta di dimissioni. Il consiglio è stato sospeso per le pesanti contestazioni dei cittadini presenti in aula.



L'accusa nei confronti del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, se confermata, risulta «comunque grave sul piano penale e in alcun modo giustificabile né sul piano politico né su quello etico» ma nulla ha a che vedere «con il criminale sistema costruito attorno al Mose». È il distinguo che il vicesindaco di Venezia Sandro Simionato ha voluto fare oggi sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il primo cittadino all'apertura del consiglio comunale di Venezia. «Noi tutti abbiamo conosciuto in questi quattro anni una persona che nella sua attività di sindaco ha agito e ci ha chiesto di agire - ha puntualizzato - in nome della trasparenza e della correttezza amministrativa. E questo è stato confermato in maniera esplicita anche nella conferenza stampa tenuta in procura». Simionato si è augurato che Orsoni «possa davvero in tempi rapidi dimostrare la sua totale estraneità ai fatti, a tutela della sua persona ma anche della carica istituzionale da cui oggi è sospeso».



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