CONSELVE - Da oltre due anni è diventato praticamente ingestibile, creando disagi sia ai residenti del condominio nel quale risiede che a tutti coloro che negli ultimi mesi...
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I VICINI ESAUSTI
Anche i carabinieri della Compagnia di Abano hanno fatto di tutto per aiutarlo. Più di una volta, contattati dai vicini di casa ormai esausti per il comportamento aggressivo e minaccioso dell'uomo, sono stati offesi. Sulla base del rapporto stilato dagli investigatori dell'Arma, la Procura aveva infine disposto il divieto di dimora per l'indagato. Un ultimo tentativo per tenerlo lontano da quel condominio dove ormai la pace e l'armonia erano diventati una pura utopia. Ma è stato tutto inutile. Nello specifico sono state due le famiglie vessate dallo stalker: una è arrivata al punto di vendere l'alloggio e trasferirsi altrove, mentre l'altra, di origine nordafricana, ha sempre cercato di resistere, sperando che prima o poi la situazione migliorasse, ma evidentemente così non è stato.
UN QUADRO DISARMANTE
Dalle segnalazioni raccolte dai carabinieri e poi trasmesse all'autorità giudiziaria, è emerso che la famiglia non poteva più mandare i figli a giocare in giardino e doveva accuratamente evitare di incrociare lo stalker nel pianerottolo per evitare offese e minacce di ogni tipo. Un quadro disarmante che neppure la collaborazione tra amministrazione comunale, Arma e autorità giudiziaria è riuscita a mitigare.
E come naturale conseguenza l'altro giorno i militari hanno prelevato il cinquantatreenne dal suo appartamento, lo hanno portato in caserma, gli hanno notificato il provvedimento restrittivo e l'hanno accompagnato alla Casa circondariale Due Palazzi di Padova. È accusato di atti persecutori. Sono una cinquantina gli interventi che in questi anni i carabinieri hanno effettuato nel condominio per tentare di riportare un po' di tranquillità.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino